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Alcune domande frequenti sui vaccini

Domande Vaccini Indecisi

Ci si può ammalare lo stesso? Dopo la prima dose il rischio di contrarre il Covid è più alto? L’esperto risponde alle domande più frequenti sui vaccini

Prosegue di buona lena la campagna vaccinale italiana, con il commissario all’emergenza Covid, il Generale d’armata Francesco Paolo Figliuolo, che ora si è posto come nuovo obiettivo il raggiungimento del milione di somministrazioni al dì, questo nonostante siamo piuttosto indietro sul fronte dei sessantenni già al riparo almeno con la prima dose. Di pari passo, aumentano anche le domande dei cittadini sui vaccini.

Alcune di queste ha risposto Mario Clerici, docente di immunologia dell’università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, ai microfoni di Adnkronos Salute. Per esempio, dopo la prima dose il rischio di ammalarsi è più concreto? “La seconda dose senz’altro ottimizza la potenza della risposta immunitaria – precisa Clerici  – Il rischio di contrarre Covid è un po’ più alto quando si ha all’attivo solo una dose, ma anche dopo la prima singola iniezione i casi di malattia riportati sono pochi. E’ una possibilità, poi, che diventerà gradualmente sempre più remota. Una volta che si raggiungerà l’immunità di gregge, non accadrà più perché non ci sarà circolazione del virus”.

Un’altra delle domande più comune che gli italiani stanno ponendo ai medici sui vaccini è se ci si può contagiare ugualmente anche nel caso di somministrazione del siero anti Coronavirus. “Sì, è possibile. Ma ora che stanno cominciando a venir fuori molti dati su questo argomento e possiamo dire che sono pochissimi casi, che si contano sulle punte delle dita. Questo succede perché anche il vaccino migliore ha una copertura del 96-97% e se ci si trova in quel residuale 3-4% c’è possibilità di ammalarsi. Ma grazie al cielo è una possibilità più teorica che altro”.

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