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Anna Finocchiaro per il post Zingaretti?

Anna Finocchiaro Zingaretti

Ministro per le Pari opportunità nel governo Prodi I, Ministro per i Rapporti con il Parlamento nel governo Gentiloni e Capogruppo del Pd al Senato. Ma anche i casi Andò e Solsamb. Potrebbe essere Anna Finocchiaro a succedere al dimissionario Nicola Zingaretti?

È stata Ministro per le Pari opportunità nel governo Prodi I e, a distanza di 20 anni, Ministro per i Rapporti con il Parlamento nel governo Gentiloni, oltre che Capogruppo del Pd al Senato per diversi anni. Dalla laurea in Giurisprudenza all’esperienza politica in Parlamento durata 31 anni. Chi è Anna Finocchiaro, papabile successore di Nicola Zingaretti?

CHI È ANNA FINOCCHIARO

Anna Finocchiaro è nata a Modica, in provincia di Ragusa, nel 1955. Dopo la laurea in Giurisprudenza, nel 1981, viene scelta come funzionario della Banca d’Italia per la filiale di Savona. L’anno seguente diventa magistrato.

LA CARRIERA POLITICA

Dal 1982 al 1985 è stata prima pretore a Leonforte e poi sostituto procuratore per il tribunale di Catania, dove è rimasta fino al 1987, quando decide di candidarsi per il Partito comunista italiano (Pci) e viene eletta deputata e riconfermata nelle successive elezioni fino al 2006. Dal 1988 al 1995 è stata consigliere comunale a Catania, prima con il Pci, e poi con il Partito democratico della sinistra (Pds).

Durante il primo governo Prodi (1996-98) viene nominata ministro per le Pari opportunità.

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Nel 2001 viene riconfermata deputato con i Democratici di Sinistra e nel 2006 senatrice nelle liste dell’Ulivo, di cui è stata anche capogruppo in Senato. L’anno successivo, è stata uno dei 45 membri del Comitato Nazionale del Pd, ovvero il gruppo che ha sostituito l’Ulivo. Il 7 novembre 2007, a seguito della costituzione del gruppo parlamentare del Pd, ne è diventata capogruppo al Senato – carica che ha ricoperto fino al 2013.

Anna Finocchiaro alla manifestazione #maipiùfascismi

Dal 2013 al 2016 è stata Presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato e dal 12 dicembre 2016 al 1° giugno 2018 Ministro per i rapporti con il Parlamento del governo Gentiloni. Dopo non si è più ricandidata, ma è stata assunta come consulente giuridico dal ministro per la Giustizia Andrea Orlando.

PROPOSTA DI LEGGE

Durante il suo primo incarico da Ministro, ha proposto il provvedimento “Misure alternative alla detenzione a tutela del rapporto tra detenute e figli minori” che, nel caso di madri con figli di età inferiore a 10 anni o donne in gravidanza, prevede la possibilità di scontare la propria pena detentiva a casa o in una casa famiglia invece che in carcere.

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IL CASO ANDÒ

Finocchiaro, che nel 2008 si era candidata alle elezioni regionali in Sicilia (sconfitta da Raffaelle Lombardo, alleato del Popolo delle Libertà, condannato poi in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e infine nel 2017 per voto di scambio), è stata criticata per aver dichiarato che la redazione del suo programma era stata affidata a un team di consulenti guidati dal giurista Salvo Andò – imputato di voto di scambio, ma successivamente assolto.

L’APPALTO SOLSAMB

Nel 2010, il giornale SudPress ha scritto che dietro all’alleanza tra il Partito Democratico e Raffaele Lombardo (Movimento per le Autonomie) per la costituzione della Giunta regionale ci fosse un accordo per favorire la ditta Solsamb (amministrata da Melchiorre Fidelbo, marito di Finocchiaro), la quale aveva ricevuto dalla Regione un appalto nell’ambito della sanità. Alla fine, l’assessore alla Sanità, Massimo Russo ha revocato l’appalto per non aggravare la polemica.

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