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Bankitalia su imprese, moratorie, garanzie e sostegni Covid

Bankitalia Visco Guerra

Alessio De Vincenzo (Bankitalia): “Revisione di ogni misura avvenga in modo graduale” per “evitare fallimenti concentrati in un ristretto arco temporale” che deprimano “la domanda” per via dei licenziamenti

Si è svolta poco fa la audizione in videoconferenza davanti alla VI Commissione (Finanze) della Camera dei Deputati di Alessio De Vincenzo, Capo del Servizio Stabilità finanziaria della Banca d’Italia, sulle tematiche relative allo squilibrio della struttura finanziaria delle imprese italiane che rischia di essere determinato dalla pandemia da Covid-19.

L’INTERVENTO DI BANKITALIA SULLE MISURE STRAORDINARIE PER COVID

“È opportuno che la revisione delle misure” di sostegno al credito, moratorie e garanzie pubbliche sui prestiti “avvenga in modo graduale”. Così De Vincenzo, ribadendo un concetto che Bankitalia esprime per la verità da parecchio tempo.

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“Tale strategia – ha aggiunto – oltre a consentire ad aziende con temporanei problemi finanziari ma con prospettive di ripresa di continuare a operare nel medio periodo, mantenendo così il potenziale produttivo dell’economia, eviterebbe il rischio che un elevato numero di fallimenti concentrati in un ristretto arco temporale possa avere un impatto depressivo sulla domanda aggregata (attraverso i minori consumi dovuti ai licenziamenti e le possibili ripercussioni su altre imprese, sia fornitrici sia clienti)”.

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“In un simile scenario – ha detto ancora il Capo del Servizio Stabilità finanziaria della Banca d’Italia – si avrebbero anche ripercussioni sul funzionamento del sistema giudiziario e sui bilanci degli intermediari creditizi. Le perdite connesse con il deterioramento della qualità dei prestiti in essere, infatti, potrebbero finire per intaccare il patrimonio delle banche e limitare la loro capacità di erogare nuovi finanziamenti”.

 


“La seconda ondata pandemica e le misure di restrizione per contrastarne la diffusione – analizza Bankitalia – hanno determinato una nuova contrazione del valore aggiunto nel quarto trimestre, seppure più contenuta rispetto a quanto osservato in primavera. Le prospettive del settore dei servizi rimangono più sfavorevoli, in particolare per quelli più colpiti dalle misure di distanziamento sociale e dal rischio di contagio”.

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