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Con Biden nuovo accordo commerciale Usa-Ue e piano comune anti-Cina. Parola di Weber (Ppe)

La vittoria di Joe Biden su Donald Trump alle elezioni americane è stata accolta con favore anche dal Ppe, il segretario e capogruppo Manfred Weber ha detto che “l’arrivo di Biden cambia radicalmente le relazioni transatlantiche” e ha chiesto all’Europa di “preparare un nuovo accordo commerciale da offrire agli Stati Uniti per superare gli attriti del passato”

Con la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali americane 2020, si apre un nuovo capitolo per le relazioni commerciali tra l’Unione europea e gli Stati Uniti. Biden è stato a lungo un sostenitore della liberalizzazione del commercio e in più riprese ha criticato la politica delle tariffe di Donald Trump. Il neopresidente, democratico e incline a relazioni armoniche con gli alleati, ha già immaginato un trattato commerciale Ue-Usa a condizioni più favorevoli di quelle proposte da Trump.

LA REAZIONE DI WEBER ALL’ELEZIONE DI BIDEN

Il segretario tedesco e capogruppo del Partito popolare europeo (Ppe), Manfred Weber, non solo ha proposto l’avvio di negoziati per un trattato doganale simile a quello tra Ue e Canada (abolizione del 99% dei dazi), ma ha anche sollecitato una convergenza euroamericana per fronteggiare la Cina, definita un “nemico politico comune” . Tuttavia, sebbene l’orientamento di Biden sia favorevole all’abbattimento di dazi per tutti, il democratico è anche critico su alcuni aspetti del commercio e non si è mai nascosto nell’ammettere che alcune forme di protezionismo sono da considerare.

COME L’UE VEDE BIDEN

In un’intervista di Repubblica a Weber si legge che “l’arrivo di Biden cambia radicalmente le relazioni transatlantiche: Trump era aggressivo, divisivo, distruggeva il dialogo e la cooperazione mentre Biden è un politico la cui identità si basa su dialogo, partnership e compromesso. Biden, come noi, pensa sia necessario rispondere alle grandi sfide internazionali agendo insieme”.

IL PIANO DELL’UE

Per Weber, prima che Biden riesca a ridare agli Stati Uniti il ruolo di leadership globale, dovrà risolvere alcune questioni e tensioni interne – tempo in cui l’Europa dovrà “subito preparare un nuovo accordo commerciale da offrire agli Stati Uniti per superare gli attriti del passato, anche perché un accordo con gli Usa sul modello di quello stretto con il Canada può aiutare entrambi sul fronte della ripresa economica. Inoltre – continua Weber – dobbiamo muoverci immediatamente per definire con gli Usa una strategia comune verso la Cina: Pechino è un competitor economico e ora anche un nemico politico in quanto punta a dimostrare che il sistema autoritario funziona meglio della democrazia”.

IL CAMBIO DI ROTTA DELLA GERMANIA

Finora la Germania ha frenato le tensioni con la Cina in quanto suo principale mercato per l’export, ma ora appare sempre più evidente che il regime cinese è un concorrente industriale e un competitore geopolitico che mira al dominio dell’Eurasia. Berlino,  che considera l’Est europeo e la Russia un proprio spazio vitale, ha bisogno del mercato Usa e di un rafforzamento della Nato. E questo riporterà l’Ue sull’asse atlantico, scenario di grande vantaggio anche per l’Italia.

Biden si troverà a dover contenere l’estrema sinistra del Partito democratico – molto più protezionista di Trump, e se il Senato restasse in mani repubblicane, sarebbe costretto al compromesso e avrebbe più facilità nel respingere l’estremismo. Ma tra i Repubblicani dovrebbe prevalere il centrismo e questo è possibile, ma non scontato.

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