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Come si chiamerà la lista europea di Renzi, Moratti e Fioroni

Renzi

Matteo Renzi tesse la tela di una lista con centristi, movimenti civici per strappare il pass per il Parlamento europeo. Il nome potrebbe essere ‘Centro popolare e riformatore’

Cosa fanno insieme seduti allo stesso tavolo in una riunione politica Matteo Renzi, Letizia Moratti e Beppe Fioroni? Non certamente una “seduta spiritica” come preferisce definirla il politico siciliano Cateno De Luca. Più probabilmente prove tecniche di allargamento del progetto del “Centro” già lanciato dal senatore di Rignano in vista delle elezioni Europee.

LO “SCIPPO” DI RENZI A CATENO DE LUCA

A quel tavolo, all’Hotel Bernini di Roma, avrebbe dovuto esserci anche Cateno De Luca, leader di ‘Sud chiama Nord’, che però ha preferito declinare dopo la “notte dei tradimenti” e il colpo basso infertogli da Matteo Renzi. Con una delle sue mosse da palazzo, il leader di Italia Viva ieri mattina – a poche ore dall’incontro con gli altri esponenti politici – ha annunciato il passaggio dell’unica rappresentante del partito di De Luca al Senato, Dafne Musolino, nel proprio gruppo parlamentare. Il leader siciliano ha accusato senza mezzi termini Renzi di “compravendita di parlamentari” spiegando di non aver alcuna intenzione di sedersi in un tavolo al fianco di “un traditore di professione”.

IL LEADER DI IV CERCA UN TAXI ELETTORALE PER BRUXELLES

Che l’area di centro sia in fermento lo dimostrano anche questi sgambetti e passi falsi. In ballo c’è la sopravvivenza politica di tutti questi cespugli. Renzi vuole a tutti i costi entrare dalla porta principale al prossimo Parlamento europeo e ha bisogno di un ‘taxi’ elettorale che riesca a superare la soglia di sbarramento del 4% e garantirgli così il pass per Bruxelles.

Il Corriere della Sera rivela che “i vertici macroniani di Renew Europe avrebbero chiesto a Renzi di provare a ricomporre un polo centrista vero; e queste parole simboleggerebbero, quantomeno, un atto di buona volontà” verso Carlo Calenda.

LA LISTA POTREBBE CHIAMARSI ‘CENTRO POPOLARE E RIFORMISTA’

Così Renzi nei giorni pari continua a lanciare ami al leader di Azione, che non ha più alcuna intenzione di abboccare (nonostante le aperture di +Europa e le sollecitazioni di Andrea Marcucci), nei giorni dispari dialoga con le numerose realtà post-Dc, popolari (Maria Elena Boschi in questi giorni dovrebbe essere in Sicilia alla festa della Democrazia cristiana di Totò Cuffaro), mentre prova a fregare Cateno De Luca, che con il suo pacchetto di voti soprattutto in Sicilia fa gola a tanti.
D’altronde non è un mistero il progetto al quale lavorano anche politici come Beppe Fioroni e Lucio D’Ubaldo in vista del voto di giugno 2024, per una lista unitaria che unisca Renzi al civismo di Letizia Moratti, ai popolari e ai centristi. Il nome della lista già ci sarebbe: ‘Centro popolare e riformatore’.

Certo, ci sarebbero alcuni chiarimenti politici che, prima di tutto Renzi e Moratti, contestualmente dovrebbero fare, ovvero decidere davvero quale strada vogliono intraprendere e con chi stare. La stessa ex sindaco di Milano, giusto due settimane fa in un’intervista al Giornale, affermava di voler “costruire un soggetto al centro” ma con riferimento a “un’area che guarda con interesse al centrodestra”. Può essere anche una strategia per attecchire sia un po’ nell’elettorato di destra e sia un po’ in quello riformista. Anche perché l’obiettivo finale rimane pur sempre raggiungere la fatidica soglia del 4 per cento. Si vedrà.

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