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Chi bada alle badanti? Caregiver al centro del piano vaccini
Il commissario straordinario Figliuolo, nell’ambito del piano vaccini anti Covid, ha riconosciuto la priorità di vaccinare i 407 mila badanti che assistono disabili e persone non autosufficienti. I dati sul settore di Domina, l’Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico
Il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, nell’ambito del piano vaccini anti Covid, ha riconosciuto l’importanza della vaccinazione delle persone che si occupano quotidianamente di disabili e non autosufficienti: “Devono essere vaccinati i genitori, i tutori e i caregiver, i badanti per dirla in italiano, ovvero chi si occupa di queste persone, sarebbe delittuoso non farlo”, ha dichiarato il commissario per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19.
I DATI
In Italia le badanti regolari sono poco più di 407 mila e sono in costante aumento (+11,5% dal 2012). La componente irregolare nel settore è molto alta e si attesta attualmente attorno al 57,6%. Dati statistici ed elaborazioni sul settore sono stati pubblicati dall’Osservatorio nazionale Domina, l’Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico, nel Rapporto annuale 2020 sul lavoro domestico.
“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha detto Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, l’Associazione sindacale nazionale dei datori di lavoro domestico – potrebbe rappresentare un’opportunità unica e forse irripetibile per riformare il settore del lavoro domestico, a cominciare dal sistema di tassazione a carico delle famiglie, che a oggi consente solo parziali e insufficienti forme di deduzioni dei costi. Tuttavia dobbiamo constatare la totale e disarmante assenza di ogni riferimento al lavoro di assistenza domiciliare. Una mancanza che riteniamo grave e deludente, soprattutto alla luce del ruolo che in questi mesi di emergenza sanitaria il settore ha svolto, contribuendo in modo inequivocabile alla tenuta sociale e sanitaria del Paese”.
La maggior parte delle badanti regolari sono donne (92,2%), gli stranieri sono 302 mila, gli italiani 105 mila. Il 37% si concentra in sole tre regioni, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. Le province di Milano (32 mila), e Roma (30 mila) sono quelle in cui si registrano più presenze. Numeri assolutamente gestibili per una vaccinazione rapida delle lavoratrici e dei lavoratori domestici, dunque, se consideriamo che l’obiettivo a breve termine nel nostro Paese è di somministrare 500 mila dosi al giorno.
“L’emergenza sanitaria ha portato un aumento del fabbisogno di assistenza da parte delle famiglie, soprattutto per i bambini (con le scuole chiuse) e gli anziani soli. Finalmente le badanti sono considerate tra le categorie prioritarie, lo chiedevamo da mesi”, ha sottolineato Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina. “Vaccinare tutti i lavoratori domestici che accudiscono i nostri anziani significa proteggere anche loro”, ha aggiunto Gasparrini.
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“La pandemia – ha dichiarato l’avvocato Massimo De Luca, direttore di Domina – ha fatto emergere l’importanza dell’assistenza e la cura alla persona non soltanto agli occhi delle persone, ma anche a quelli dei governanti. Nei codici Ateco del decreto Cura Italia il lavoro di cura e di servizio alla persona è tra i lavori essenziali della lista”.