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Chi è Beppe Fioroni, primo auto-silurato dal Pd di Schlein

Profilo Beppe Fioroni Ex Ministro

“Questo non è più il partito che ho fondato, nasce una cosa diversa”, ha annunciato poco fa l’ex ministro dell’Istruzione 

Non sono passate neanche ventiquattro ore dall’annuncio della clamorosa vittoria di Elly Schlein come nuova segretaria del Partito Democratico e già è arrivato il primo addio a quella che secondo molti, da qui in avanti, sarà una forza politica diversa e molto spostata a sinistra.

Il primo ad auto silurarsi, infatti, è stato Giuseppe (o Beppe) Fioroni, che ha annunciato l’addio al Pd.

Il nuovo corso per i del parte subito tra complicazioni, polemiche e rischio scissioni. Tutto, benché sia Bonaccini che Schlein abbiano impostato le proprie campagne elettorali all’insegna della promessa al rinnovamento, alla chiara identità, alla forte opposizione a Meloni ma anche alla capacità di tenere ben salde tutte le anime interne (o correnti, che dir si voglia) del partito.

LE REAZIONI

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, ieri sera, non ha perso tempo e davanti al proprio comitato ha annunciato di aver chiamato Schlein per congratularsi della vittoria, quando lo spoglio era già intorno all’80% e il distacco oscillava tra i sette e gli otto punti, irriducibile.

Nella prima serata di ieri aveva dato il via alla cerimonia dei commenti al voto Maria Elena Boschi, Italia Viva. “Penso che da domani nella politica italiana cambieranno molte cose. Si apre una stagione molto interessante per i riformisti”, aveva twittato. E in coda, sempre in area Terzo Polo, ma sponda Azione, Carlo Calenda ha scritto a cose fatte (cioè a vittoria di Schlein decretata): “Dopo l’elezione di Schlein il campo è ben definito: PD/5S su posizioni populiste radicali; FdI guida la destra; il Terzo Polo che rappresenta riformisti, liberal democratici e popolari. Domani partirà un cantiere aperto e inclusivo per arrivare a un partito unico. Porte aperte”.

Da destra solo auguri, piuttosto sinceri, per il lavoro cui sarà impegnata adesso Elly Schlein. Mentre il Movimento 5 Stelle si è intestato la vittoria dal punto di vista dei temi sociali e ambientali.

L’ADDIO DELL’EX MINISTRO FIORONI

Venendo a oggi, invece, dagli auguri si è passati agli addi. Quello di Giuseppe Fioroni, appunto.

Nato a Viterbo nel 1958, sindaco della sua città dal 1989 al 1995, Fioroni è un deputato di lungo corso – dal 1996 al 2018 – e attualmente militava nel Pd dopo essere stato consigliere del ministero della Difesa per Lorenzo Guerini nei governi Conte II e Draghi. Già ministro dell’Istruzione nel Prodi II dal 2006 al 2008, Fioroni è laureato in medicina e chirurgia.

Sebbene in passato, nel Partito Democratico, abbia lavorato a braccetto con Dario Franceschini, l’ex ministro della Cultura è oggi uno degli uomini forti dietro Elly Schlein mentre Fioroni ha deciso di lasciare e ha già annunciato un nuovo movimento politico: Tempi Nuovi.

DUE STRADE DIVERSE

Anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è un altro nome sul limbo in questa fase di passaggio nel Pd. Nella corsa Schlein-Bonaccini si era schierato per quest’ultimo e la vittoria della prima donna segretaria a sinistra sembra precludere un possibile terzo mandato.

Mentre a braccetto con la vincitrice sembra andare il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, specificatamente sul tema del campo largo con il Movimento Cinque Stelle.

Ma in generale sono tanti i temi sul tavolo a cui dovrà lavorare la nuova segreteria, riuscire ad affrontarli tutti senza creare malcontenti non sarà facile. Specie se il buongiorno, come quello di oggi, si vede dal mattino.

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