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Chi è (e chi non è) Francesca Albanese, l’esperta Onu sulla Palestina ‘azzannata’ dalle Iene

Francesca Albanese

La discussa relatrice speciale dell’Onu Francesca Albanese continua a essere al centro delle polemiche e del dibattito sui social

Il mistero si infittisce intorno alla figura di Francesca Albanese, la relatrice speciale dell’Onu sul rispetto dei diritti umani nei territori palestinesi che ha animato in questi ultimi giorni il dibattito in tv e sui social sulla guerra tra Israele e Hamas.

Come ha ricostruito dettagliatamente Giulia Alfieri su Start Magazine, Albanese avrebbe omesso di segnalare nella sua candidatura per l’incarico alcuni dettagli “che non la renderebbero del tutto un occhio imparziale”. La notizia è stata portata alla luce ieri dal giornalista delle ‘Iene’ Antonino Monteleone, il quale con un tweet ha rilanciato le obiezioni mosse da UN Watch, organizzazione non governativa con sede a Ginevra la cui missione è monitorare le prestazioni delle Nazioni Unite sulla base della propria Carta.

TUTTI I DUBBI SUL CURRICULUM E SUI PRESUNTI CONFLITTI DI INTERESSI DI FRANCESCA ALBANESE

Il riferimento è sia al fatto che in passato il marito di Albanese, Massimiliano Calì, ha lavorato per l’Autorità nazionale palestinese e sia ad alcune dichiarazioni rese lo scorso anno quando affermò che le sue “‘opinioni personali profondamente radicate’ sulla questione palestinese ‘potrebbero compromettere la mia obiettività’”. Non solo. Lo stesso Monteleone, facendo alcune prime verifiche, aveva posto il dubbio che Albanese fosse “ancora effettivamente iscritta all’Ordine degli Avvocati in Italia”

Su queste presunte omissioni e posizioni stamattina hanno scritto Libero quotidiano e il Giornale, il cui direttore Alessandro Sallusti proprio con Albanese ha avuto un diverbio martedì sera nel corso del programma condotto da Nicola Porro.

Oggi una nuova puntata. Perché a chiedere lumi a Francesca Albanese questa volta è anche una delle principali firme di Repubblica, Stefano Cappellini, il quale su X ha rilanciato un intervento deI direttore proprio di UN Watch, Hillel Neuer, al Congresso Usa nel corso del quale “accusa la special rapporteur Onu Francesca Albanese d’essere così intervenuta a una conferenza di Hamas nel novembre 2022: “Avete il diritto di resistere”. È vero?” si chiede Cappellini.

LA REPLICA DI FRANCESCA ALBANESE: TUTTE FANDONIE

In un lungo post su Facebook, nel pomeriggio Albanese ha detto la sua di fronte alle crescenti congetture. Ecco di seguito alcuni stralci:

“Fandonia n.1 Presunto conflitto di interessi

  1. Siamo nel XXI secolo. Non é più l’era in cui le donne rispondono del lavoro degli uomini. Il patriarcato è roba del passato, no?
  2. Mio marito non é mai stato assunto o pagato dall’Autorità palestinese. MAI. Nel 2011, quando vivevamo a Gerusalemme, ha fatto una consulenza per l’ONU nel territorio palestinese occupato, il cui ruolo prevedeva il rafforzamento di capacità del Ministero dell’Economia palestinese.
  3. PS. Nel divincolarmi da insulti e protervie, ho usato il termine ‘avvocato’ durante l’incontro (traducendo, da mente che ormai pensa in inglese) il termine ‘advocate’. Non sono iscritta all’albo degli avvocati in Italia. Il mio curriculum vitae, assieme all’espressione di interesse per il posto di Special Rapporteur é qui: https://www.ohchr.org/sites/default/files/2021-12/ALBANESE_Francesca_form.pdf”

“Fandonia n.2: “E’ anti-israeliana, non é indipendente”.

Non é chiaro chi siano questi impiegati del coordinamento Giornale/Libero/etc che mi dileggiano, per precettare lezioni di indipendenza.

Ma parliamo del mio mandato (creato prima della creazione dell’autorità palestinese): investigare le violazioni di Israele nel territorio palestinese occupato dal 1967. A differenza dei miei predecessori ho investigato anche violazioni commesse da APN e de facto authority (Hamas) a Gaza. Ma la cornice resta quella di un’occupazione dominante, che toglie fiato, linfa, opportunità ed orizzonte ai palestinesi, sin da bambini. Leggete il mio ultimo rapporto sull’infanzia sotto occupazione:  https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/10/unchilded-birth-un-expert-calls-decisive-protection-palestinian-children

E se vi va quello di prima, sulla privazione arbitraria della libertà, individuale, di massa e diffusa, nel territorio palestinese occupato”.

LA IENA MONTELEONE RILANCIA: C’E’ UN PROBLEMA NEL SUO CV INVIATO ALLE NAZIONI UNITE

Antonino Monteleone non si fa sfuggire l’occasione e rilancia con  un commento su X:

“La «special rapporteur» delle Nazioni Unite sui diritti umani in Palestina, Francesca Albanese replica alle accuse della ONG Israeliana @UNWatch con un lungo post su facebook. Nega che il marito abbia lavorato per l’autorità nazionale palestinese, usando una formula molto diversa da quella usata da lui”.

“Ma la cosa che si nota in più è questa. E risponde – prosegue il giornalista delle Iene – al dubbio che ieri esprimevo qui, circa il suo effettivo essere un avvocato. Dice che siccome lei «pensa in inglese» le è venuto da dirlo impropriamente, perché voleva dire «advocate». E ammette di non essere iscritta all’ordine degli avvocati e pubblica un link col suo cv per la posizione che ricopre alle Nazioni Unite. Ma leggo male io oppure proprio in quel curriculum lei comunica di essere in possesso di una qualifica (“LAWYER”) che lei stessa ammette di non possedere a molti mesi dalla nomina?!”,

Francesca Albanese

Poi l’ultimo aggiornamento sul confronto/scontro in atto, con il rischio che si proceda per vie legali.

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