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Chi è Giuseppe Zollino, il prof. che ha scritto il programma di Azione
Giuseppe Zollino (in accordo con Carlo Calenda) punta sul nucleare e sull’idrogeno per il mix energetico del futuro
Candidato del Terzo Polo a Torino alla Camera per il Piemonte, Giuseppe Zollino ha messo tutte le sue conoscenze a disposizione di Azione, il partito guidato da Carlo Calenda e che corre alle elezioni del 25 settembre insieme a Italia Viva di Matteo Renzi, con il Terzo Polo. Per Azione, Zollino è Responsabile Energia ed Ambiente e ne ha scritto il programma.
Giuseppe Zollino, nato a Maglie nel 1962, ha conseguito la laurea in Ingegneria Elettrotecnica presso l’Università degli Studi di Padova dove oggi è professore di Tecnica ed Economia dell’Energia e di Impianti Nucleari. Dal 1991 è stato ricercatore presso l’Istituto Gas Ionizzati del CNR di Padova e dal 2001 al 2006 è stato Membro del segretariato della Commissione Parlamentare Industria, Ricerca ed Energia (ITRE) del Parlamento Europeo a Bruxelles.
È stato anche Membro della Delegazione italiana nel Comitato di Programma Cooperazione-Energia del 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea. Nel gennaio 2009 è stato Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca “Centro Ricerche Fusione” dell’Università di Padova e, contemporaneamente, Membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio RFX, in rappresentanza dell’Università di Padova. Nel 2012 è stato responsabile tematico nazionale Energia e Ambiente di Italia Futura.
È stato membro dello European Energy Forum a Bruxelles e membro del Consiglio Scientifico dell’Associazione Italiana Nucleare.
Proprio nel nucleare, Zollino vede una fonte importante per il mix energetico del futuro. Sul fronte dell’energia, infatti, pare che le idee di Calenda sposino quelle di Renzi, pienamente: il Terzo Polo vuole terminare i due rigassificatori galleggianti ancora da costruire e potenziare gli impianti già presenti nel nostro Paese. Contemporaneamente guarda con interesse allo sviluppo dell’idrogeno e si batterà per introdurre un “price cap” europeo del gas. I due partiti intendono ridurre i costi della bolletta “incentivando con garanzia statale la produzione di energia rinnovabile per autoconsumo (inclusi i sistemi di accumulo)”. Nel medio periodo, Azione e Italia Viva vogliono anche “ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030 con fonti rinnovabili”, mentre nel lungo periodo puntano a sfruttare il nucleare.