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Chi è Paola Amadei, l’ambasciatrice in Iran promossa per il sostegno a Sala
Il capo della diplomazia italiana a Teheran, Paola Amadei, è stata promossa dal Cdm ambasciatrice di grado “per meriti speciali”
Paola Amadei è senza dubbio oggi una delle figure più accreditate della diplomazia italiana. Da marzo del 2024 ambasciatrice d’Italia in Iran, il suo ruolo è stato centrale nei 21 giorni di prigionia di Cecilia Sala a Teheran. E ieri il Consiglio dei Ministri l’ha promossa, insieme ad altri otto ministri plenipotenziari, ad ambasciatore di grado “per meriti speciali”.
“Il suo sorriso è il suo biglietto da visita. Luminoso ma imperscrutabile. Paola Amadei – scrive il Corriere della Sera – ha scalato così le vette della nostra diplomazia, con la determinazione della gentilezza. E ieri ha raggiunto la vetta: ambasciatrice di grado per meriti speciali. Non si poteva fare di più per ringraziarla per quello che a Teheran ha fatto per Cecilia Sala. Non avrebbe potuto fare di più lei, che da un anno guida la nostra ambasciata in Iran, prima donna a farlo nel Paese degli ayatollah. Lei che è una delle cinque donne che in tutto il mondo sono state nominate a capo delle nostre ambasciate”.
LA CARRIERA DI PAOLA AMADEI
Nata a Roma il 15 luglio 1964, Paola Amadei si è laureata con lode in Scienze Politiche presso l’Università “La Sapienza” di Roma nel 1988, per poi completare un Master in Alti Studi Europei al Collegio d’Europa di Bruges nel 1992. Entrata in carriera diplomatica a soli 28 anni, ha rapidamente scalato le gerarchie: a 32 anni era già vice capo missione a Singapore, e a 36 anni prestava servizio come prima segretaria presso la rappresentanza italiana a Bruxelles.
Nel corso della sua carriera, ha ricoperto incarichi di rilievo in diverse parti del mondo: ambasciatrice d’Italia in Oman (2012-2016); ambasciatrice d’Italia in Bahrein (2020-2024). Dal 18 marzo 2024, è diventata la prima donna a guidare l’Ambasciata d’Italia a Teheran, in un contesto diplomatico tra i più complessi al mondo.
IL RUOLO NEI 21 GIORNI DI PRIGIONIA DI CECILIA SALA
La promozione al grado di ambasciatrice per meriti speciali arriva, come detto, a seguito del decisivo intervento nella vicenda della giornalista Cecilia Sala. Amadei, già esperta del delicato contesto iraniano, non ha esitato a interrompere le sue vacanze di Natale per rientrare a Teheran e gestire personalmente la situazione. Lei è stata la prima persona a incontrare Cecilia Sala nel famigerato carcere di Evin, portandole conforto e dimostrando un coraggio esemplare. E stato Antonio Tajani, ministro degli Esteri, che ha proposto al governo di insignirla della carica di ambasciatrice di grado per meriti speciali