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Chi è Vera Fiorani che gestirà gli investimenti dei cantieri ferroviari

Chi è Vera Fiorani

Vera Fiorani, già ai vertici di Rfi, gestirà adesso anche parte dei fondi del Pnrr destinati alle opere ferroviarie

Tra i 29 commissari nominati dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini anche il nome di Vera Fiorani, già amministratore delegato e direttore generale di Rete ferroviaria italiana (Rfi). Alle opere ferroviarie, secondo il Pnrr, sono destinati 60,8 miliardi di euro, di cui 28,6 al Sud.

QUALI OPERE PUBBLICHE GESTIRÀ FIORANI

I 29 commissari straordinari incaricati di gestire 57 opere pubbliche – qui descritte nel dettaglio – ferme da tempo per ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative dovranno saper utilizzare bene i fondi che arriveranno con il Recovery Fund.

Fiorani, in particolare, si occuperà di 4 opere ferroviarie: anello ferroviario di Roma, Salerno-Reggio Calabria, Ferrandina-Matera La Martella, e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia.

CHI È VERA FIORANI

Vera Fiorani è nata a Roma nel 1964 e dopo essersi laureata in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma ha iniziato a lavorare prima in Izi Spa e poi in Tav Spa. Nel 1998 è entrata in Ferrovie dello Stato in qualità di responsabile budget e controllo degli investimenti, dove ha svolto l’incarico fino al 2001 quando è diventata responsabile della pianificazione e del controllo degli investimenti in Rfi.

Vera Fiorani, Ad e Dg di Rfi

All’interno della società è stata poi responsabile del reparto Finanza e investimenti prima e Amministrazione e finanza poi. Nel 2008 è stata per un anno – sempre in Rfi – Direttore Ammin. Finanza contr. e patrimonio. Nel 2013 è diventata responsabile Budget e controllo di gestione e nel 2010 responsabile della Direzione amministrazione, finanza e controllo.

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IL PROGETTO SALERNO-REGGIO CALABRIA

Già a febbraio, Fiorani, in audizione alle commissioni Ambiente e Trasporti, in merito alla linea Salerno-Reggio Calabria aveva dichiarato: “È uno dei progetti più delicati di cui sono commissario. Viene indicato come uno dei progetti per l’estensione dell’Alta velocità al Sud e lo stiamo pensando con un tracciato in parte nuovo che va da Salerno e arriverà a Reggio Calabria”.

Oltre a rafforzare i collegamenti al Sud, l’obiettivo è anche quello di ridurre i tempi di percorrenza: “Roma-Reggio Calabria in 4 ore e 15 minuti, con un delta di 45 minuti rispetto ad oggi e, senza fermate anche un risparmio di 57 minuti, praticamente un’ora”.

L’ad di Rfi ha poi assicurato che la progettazione tecnico-economica “dovrà essere pronta necessariamente entro la fine dell’anno”. Si stima inoltre che il costo sia di quasi 10 miliardi e “si baserà su tre lotti: Salerno-Battipaglia, Battipaglia-Praja e la galleria Santomarco che è dentro al Recovery plan”.

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