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Tutti i commissari nominati e i cantieri sbloccati da Giovannini
L’Italia deve dimostrare all’Europa di saper spendere i soldi del Recovery e, soprattutto, che i cantieri non resteranno aperti per anni e i costi non lieviteranno come fin troppo spesso succede nel nostro Paese: ecco perché il ministro ha nominato 29 commissari sulla falsariga del modello Genova. Tra le cenerentole commissariate anche la Metro C di Roma
Ventinove Commissari straordinari sono stati nominati per gestire 57 opere pubbliche da tempo bloccate a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative. Sulla scorta del modello Genova, ciascun commissario, dai poteri straordinari, adotterà due cantieri e si assicurerà che il progetto vada a compimento senza sprechi di soldi pubblici.
Per la precisione, si tratta di 16 infrastrutture ferroviarie, 14 stradali, 12 caserme per la pubblica sicurezza, 11 opere idriche, 3 infrastrutture portuali e una metropolitana, per un valore complessivo di 82,7 miliardi di euro (21,6 miliardi al Nord, 24,8 miliardi al Centro e 36,3 miliardi al Sud) finanziate, a legislazione vigente, per circa 33 miliardi di euro. Il finanziamento sarà completato con ulteriori risorse nazionali ed europee, compreso il Next Generation EU.
“È un passo importante per il rilancio delle opere pubbliche in Italia. Si tratta di infrastrutture attese da tempo da cittadini e imprese, in gran parte già finanziate”, ha commentato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. “L’attuazione delle opere commissariate determinerà anche importanti ricadute economiche e occupazionali. Considerato che una parte significativa delle opere è localizzata al Sud, ci aspettiamo impatti positivi in termini di riduzione del gap infrastrutturale tra i territori del nostro Paese. Il Ministero monitorerà trimestralmente la realizzazione delle diverse fasi, così da rimuovere tempestivamente eventuali ostacoli”, ha spiegato il titolare del dicastero delle Infrastrutture, presentando i commissari straordinari e i relativi cantieri che dovranno ‘custodire’.
TEMPI E COSTI
Per quanto riguarda le tipologie di interventi soggetti a commissariamento, le infrastrutture ferroviarie hanno un valore di 60,8 miliardi, quelle stradali 10,9 miliardi, i presidi di pubblica sicurezza 528 milioni, le opere idriche 2,8 miliardi, le infrastrutture portuali 1,7 miliardi, la metropolitana 5,9 miliardi. Per accelerare la realizzazione di tali interventi, a dicembre 2020 è stato firmato con le organizzazioni sindacali un Protocollo d’intesa che prevede l’ottimizzazione dei turni di lavoro su 24 ore.
Diverso è lo stato di attuazione delle infrastrutture. Per alcune opere il commissariamento consentirà di avviare la progettazione, per altre l’avvio in tempi rapidi dei cantieri. Sulla base dei cronoprogrammi disponibili, nel corso del 2021 si prevede l’apertura di 20 cantieri, cui se ne aggiungeranno 50 nel 2022 e ulteriori 37 nel 2023. La realizzazione delle opere commissariate avrà una ricaduta significativa sui livelli occupazionali: secondo una valutazione condotta da RFI e Anas, l’impatto occupazionale delle sole opere ferroviarie e stradali è valutabile in oltre 68.000 unità di lavoro medie annue nei prossimi dieci anni, con un profilo crescente fino al 2025, anno in cui si stima un impatto diretto sull’occupazione di oltre 100.000 unità di lavoro.
QUALI CANTIERI SARANNO SBLOCCATI?
Tra le opere ferroviarie principali oggetto del commissariamento si segnalano: le linee AV/AC Brescia-Verona-Padova, Napoli-Bari, Palermo-Catania-Messina; il potenziamento delle linee Orte-Falconara e Roma-Pescara; la chiusura dell’anello ferroviario di Roma; il potenziamento con caratteristiche di AV della direttrice Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia.
Tra le opere stradali principali rientrano: la SS Ionica 106; la E 78 Grosseto-Fano; la SS 4 Salaria e la SS 20 del Colle di Tenda; la SS 16 Adriatica; la SS 89 Garganica. I presidi di pubblica sicurezza verranno realizzati a Palermo, Catania, Reggio Calabria, Crotone, Napoli, Bologna, Genova e Milano. Gli altri interventi riguardano l’Acquedotto del Peschiera e numerose dighe in Sardegna, i porti di Genova, Livorno e Palermo.
COMMISSARI E CANTIERI
Tra i nomi dei commissari Massimo Simonini, ad di Anas, e Maurizio Gentile, ex ad di Rete ferroviaria italiana. «I commissari selezionati – ha affermato Giovannini – sono tutti tecnici tranne il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci. Non dobbiamo creare chissà quale strutture a supporto dei commissari che possono iniziare subito il loro lavoro. Sono persone con grandi capacità tecniche. Abbiamo definito un cronoprogramma dettagliato per ciascuna opera. Incontrerò i commissari la prossima settimana per avviare i lavori».