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Europee, chi sono tutti gli Spitzenkandidat (con l’incognita Ecr)
Al centro del dibattito in vista delle Europee, la candidatura traballante di Ursula von der Leyen e l’ipotesi che anche Ecr indichi un proprio Spitzenkandidat
Mancano poco più di due mesi alle elezioni Europee. Se in Italia il tema forte sono le trattative per le liste, a livello europeo il dibattito è tutto incentrato sulla solidità, sempre meno granitica, della candidatura di Ursula von der Leyen per il bis alla guida della Commissione europea.
Designata dal Ppe come spitzenkandidat, von der Leyen sembra sempre più debole. Un nome impallinato dal presidente Macron con Renew Europe, il gruppo politico di riferimento al Parlamento europeo, e che non entusiasma neppure i socialisti di Olaf Scholz ed Elly Schlein. Non bastasse, adesso sulla presidente della Commissione Ue incombe lo scandalo Pfizer degli sms, con un’inchiesta, già aperta, sui contratti per i vaccini.
Una situazione che, a leggere le ricostruzioni e le indiscrezioni che vengono riportate quotidianamente sui giornali, sembra complicare i piani della premier nonché leader dei Conservatori e riformisti europei, Giorgia Meloni. La quale ha investito molto in questi primi diciotto mesi di governi nel rapporto, sempre più a braccetto, proprio con Ursula von der Leyen.
Tant’è che nelle ultime ore è cresciuta l’attenzione dei media sull’ipotesi che anche il gruppo Ecr possa indicare un proprio spitzenkandidat. A spingere verso questo scenario sembra abbia inciso inoltre il duro affondo di Marine Le Pen nei confronti di Giorgia Meloni alla recente convention promossa da Matteo Salvini, quando la leader della destra francese lanciò questo messaggio a Meloni: “sosterrai o no un secondo mandato di Von der Leyen? Io credo di sì”.
L’IPOTESI FITTO SPITZENKANDIDAT DI ECR. C’E’ CHI DICE NO
E così gli scenari aumentano. Ecco cosa scriveva Repubblica due giorni fa: “l’idea, quella almeno che trapela in queste ore direttamente dallo staff presidenziale e da esponenti di peso del governo, è lanciare presto un candidato alla Presidenza della Commissione dei Conservatori. Di peso. Credibile. Italiano, se possibile, in modo da zittire il ministro leghista” Salvini, E il primo nome su questo tavolo è l’attuale ministro per il Pnrr e big di Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto.
A proposito di queste indiscrezioni, è intervenuta l’eurodeputata olandese del gruppo Ecr Dorien Rookmaker (Meer Directe Democratie, Più Democrazia Diretta), la quale – all’Adnkronos– ha spiegato che se i Conservatori e riformisti europei dovessero decidere di nominare uno spitzenkandidat, un candidato alla guida della Commissione Europea, sarebbe “meglio” scegliere una persona espressione di un “piccolo Paese” dell’Ue, anche per contrastare l’egemonia dell’asse franco-tedesco.
I PRECEDENTI DI ECR CON LO SPITZENKANDIDAT
Nei confronti del principio dello Spitzenkandidat i Conservatori hanno avuto nel tempo un approccio misto. Nel 2014, quando il gruppo era guidato dai Tories britannici, prevalse la linea dura: l’Ecr non nominò alcuno Spitzenkandidat. Nelle successive elezioni europee del 2019, invece, i Conservatori e Riformisti decisero di nominare uno Spitzenkandidat, il ceco Jan Zahradil, il quale spiegò che, anche se “non abbiamo inventato noi il processo degli ‘Spitzenkandidaten’, una volta che c’è, vogliamo cogliere l’opportunità di comunicare il nostro programma, i nostri principi e i nostri piani al pubblico”.
Lo stesso copresidente del gruppo Ecr, Nicola Procaccini, di Fratelli d’Italia, ha espresso, nello scorso dicembre in Aula durante un dibattito su una proposta che tendeva a rafforzare il ruolo degli Spitzenkandidaten, un’opinione in linea con quella esplicitata a suo tempo da Zahradil: “Il Parlamento – disse, come riporta il sito dell’Ecr – non può arrogarsi compiti che non ha. È evidente che il rinnovato tentativo di quest’Aula di assumere un ruolo più diretto nel determinare la leadership della Commissione Europea nasce dalla consapevolezza che la maggioranza dei 27 Stati dell’Unione sono ormai guidati dal centrodestra”.
CHI SONO GLI ALTRI SPITZENKANDIDAT
Ma chi sono gli Spitzenkandidaten delle altre famiglie politiche? Per quanto riguarda il Pse, il prescelto è il lussembrughese Nicolas Schmit, attualmente Commissario europeo per il Lavoro e i Diritti sociali ed eurodeputato S&D. Schmit ha alle spalle una lunga esperienza ai massimi livelli negli Affari europei, sia come Ambasciatore del Lussemburgo, sia come rappresentante permanente dell’Unione europea a Bruxelles dal 1998 al 2004.
I Verdi hanno già scelto Terry Reintke e Bas Eickhout come leader per le elezioni, mentre la Sinistra europea ha indicato l’austriaco Walter Baier, 70 anni, proveniente dal Partito comunista austriaco e presidente del gruppo dal dicembre 2022. Renew Europe ha optato per l’eurodeputata Valérie Hayer (Francia), mentre per Identità e Democrazia (ID) si registra l’autocandidatura di Anders Vistisen (Partito popolare danese) annunciata dall’eurodeputato nell’intervista al quotidiano danese Berlingske il 6 marzo 2024.