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Chi sono i diplomatici al centro del ‘fake fax’ di Meloni sul Mes

Massari Di Maio

Da Maurizio Massari a Riccardo Guariglia, chi sono i diplomatici che nel 2021 e oggi siedono nei posti chiave alla Farnesina, Palazzo Chigi e Bruxelles

Da 48 ore non si parla d’altro che del fax (che fax non era) sventolato dalla premier Giorgia Meloni in Parlamento con l’obiettivo di voler inchiodare l’allora governo Conte alle sue presunte responsabilità sul via libera alla riforma del Mes.

Questa è la parte politica, ma c’è tutto un contorno di alte figure diplomatiche che ruotano intorno al caso fomentato dalla premier italiana. E non sempre tra i diplomatici corre buon sangue, tra ambizioni e mancate aspettative. La figura chiave, chiamata direttamente in causa, è l’ambasciatore Maurizio Massari, colui che materialmente – su incarico e disposizioni della Farnesina – appose la firma per il governo italiano alla modifica del Meccanismo europeo di stabilità.

LE DATE CHE SMENTISCONO GIORGIA MELONI

Il 27 gennaio 2021 Massari era il rappresentante permanente per l’Italia presso l’Unione europea. Una settimana prima, il 20 gennaio, aveva ricevuto non un fax ma un ‘pit dir’ ovvero uno strumento di diramazione elettronica protetta, criptata, usato dalla Farnesina, con il quale il ministro Di Maio gli conferiva formalmente ‘i pieni poteri’ per la firma al via libera della riforma del Mes. Cosa che avvenne proprio il 27 gennaio a margine della riunione del Coreper (il Comitato dei rappresentanti permanenti).

Come spiegato dallo stesso Di Maio a Piazza Pulita ieri sera e come emerso da un appunto informativo interno della Farnesina datato 10 dicembre 2020, la riunione degli ambasciatori europei del 27 gennaio era già stata fissata il mese prima: “a seguito dell’intesa raggiunta dall’Eurogruppo lo scorso 30 novembre” si legge nel documento del 10 dicembre e che avrebbe avuto “formale luce verde” l’indomani (11 dicembre), la firma “sarà apposta dai Rappresentanti permanenti presso l’Unione europea dei Paesi parte degli accordi, a margine del Coreper II del prossimo 27 gennaio”, ovvero il giorno dopo le dimissioni del governo Conte II.

Lo stesso Di Maio ha poi espresso solidarietà ai diplomatici: “Sono abituato a ricevere attacchi di tutti i tipi, ma che si dica che anche gli ambasciatori siano complici di una cospirazione è sbagliato”.

CHI E’ MAURIZIO MASSARI, COLUI CHE MISE LA FIRMA SULLA RIFORMA DEL MES

Ambasciatore, diplomatico di carriera con oltre trent’anni di esperienza, Maurizio Massari oggi è il Rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York. Classe 1959, Massari è stato Rappresentante permanente d’Italia presso l’Ue da giugno 2016 a maggio 2021, periodo durante il quale nel nostro Paese si avvicendarono cinque Governi e quattro Presidenti del Consiglio (Renzi, Gentiloni, Conte, Draghi). Furono anni molto intensi per l’Unione europea, alle prese con la pandemia, e per l’Italia. Massari è stata una delle figure diplomatiche che hanno lavorato nelle trattative con la Commissione europea per portare a casa anche i famosi 209 miliardi del Pnrr.

E’ in servizio presso il corpo diplomatico italiano dal 1985, promosso al grado di Ambasciatore il 20 gennaio 2015. Ha iniziato la carriera nelle Ambasciate di Mosca, Londra, poi primo consigliere politico all’Ambasciata italiana a Washington. Era ambasciatore al Cairo quando a inizio 2016 veniva ucciso Giulio Regeni e da subito si impegnò in prima linea alla ricerca della verità. Tra gli incarichi in Italia, si ricorda che tra il 2009 e il 2012 fu il capo del servizio stampa e portavoce dell’allora ministro Franco Frattini.

CHI E’ PIERO BENASSI, L’ALLORA CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI CONTE

Un’altra figura centrale ma che nel caso specifico del ‘fake fax’ svolse un ruolo marginale è l’ambasciatore Piero Benassi, allora consigliere diplomatico del premier Conte. Benassi seguì da vicino la partita al Consiglio europeo di dicembre che avrebbe dovuto dare il via libera politico all’intesa già raggiunta dall’Eurogruppo qualche settimana prima. Una volta individuata la road map, i passaggi tecnici successivi vennero seguiti direttamente dalla Farnesina.

Benassi fu uno tra i protagonisti delle notti del luglio 2021 quando Conte esultò sul risultato dei fondi assegnati all’Italia per il Recovery fund. A ridosso della caduta del governo Conte II, il 22 gennaio l’allora premier lo nominò sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti. Incarico dal quale decadde con la nomina di Mario Draghi presidente del Consiglio. Benassi è stato anche ambasciatore in Tunisia dal 2009 al 2013 e in Germania dal 2014 al 2018. Nella primavera del 2021 successe proprio a Massari quale Rappresentante permanente a Bruxelles. Oggi in pensione, è docente dell’Università Cattolica di Milano e vanta una collaborazione con Repubblica.

RICCARDO GUARIGLIA, L’ATTUALE SEGRETARIO GENERALE DELLA FARNESINA

A guidare le feluche alla Farnesina, da dove partirono le comunicazioni per Massari nel gennaio 2021, oggi è l’Ambasciatore Riccardo Guariglia nelle vesti di Segretario Generale. Entrato in carriera diplomatica nel 1985, ha prestato i suoi primi incarichi all’estero a Il Cairo, Bruxelles, alla Rappresentanza Permanente presso la NATO e a Brasilia. È stato Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica e Capo di Gabinetto del Ministro pro tempore nel 2018 e nel 2019. Ambasciatore d’Italia a Varsavia dal 2011 al 2014, ha ricoperto da ultimo l’incarico di Ambasciatore d’Italia a Madrid, accreditato anche ad Andorra, dal 2020 al 2023.

VINCENZO CELESTE, IL RAPPRESENTANTE ITALIANO OGGI A BRUXELLES

Alla Rappresentanza permanente per l’Italia a Bruxelles, dove il 20 gennaio 2021 arrivò il famigerato ‘fake fax’ dell’allora ministro Di Maio poi sventolato da Giorgia Meloni, oggi c’è Vincenzo Celeste. Classe 1962, nel 1997 è all’Ambasciata italiana a Sofia. Nel 2000 rientra a Roma dove lavora presso la Segreteria generale, Unità di Coordinamento. Nel 2005 viene destinato alla Rappresentanza permanente presso l’UE in Bruxelles. Rientrato a Roma nel 2010, presta servizio fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e a partire dalla fine del 2011 con funzioni di consigliere diplomatico del Ministro per gli Affari Europei. Nel 2013 è vice capo Missione presso l’Ambasciata d’Italia a Londra. Nel 2018 è vice capo di Gabinetto del Ministro Moavero Milanesi. Viene nominato nel 2019 direttore generale per l’Europa e la politica commerciale internazionale. Nel 2023 è nominato Rappresentante permanente presso l’Unione Europea in Bruxelles.

FABRIZIO SAGGIO, IL CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI GIORGIA MELONI

Da poco nominato consigliere diplomatico della presidente del Consiglio, per Fabrizio Saggio è stato un esordio con i botti. Entra in carriera diplomatica nel 1998 prestando prima servizio al Contenzioso diplomatico e poi alla Direzione generale del Personale. Dal 2001 al 2005 svolge le sue funzioni a Bruxelles, presso la Rappresentanza permanente presso l’Unione Europea per poi essere destinato quale Console al Cairo. Nel 2008 rientra alla Farnesina presso il Gabinetto del ministro dove rimane sino al 2013, quando viene nuovamente destinato all’estero presso l’Ambasciata d’Italia a Washington. Rientra a Roma a fine 2015 per assumere presso l’Ufficio affari diplomatici della Presidenza della Repubblica. Nel 2022 viene nominato Ministro plenipotenziario e Ambasciatore d’Italia a Tunisi. Sposato con Laura, ha due figli, Letizia e Antonio.

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