Skip to content

Confindustria: ecco i profili dei quattro candidati ammessi, Garrone in pole

Confindustria Garrone

Via libera dei saggi alle candidature per la presidenza di Confindustria. Edoardo Garrone direttamente al voto  

Con il via libera dei saggi di Confindustria ai quattro candidati alla presidenza parte ufficialmente la corsa per la successione a Carlo Bonomi. Ammessi alla competizione Edoardo Garrone, Alberto Marenghi, Antonio Gozzi ed Emanuele Orsini. Tutti hanno superato la soglia percentuale di appoggio da parte del 10% dei membri del Consiglio Generale, come previsto dallo statuto confederale.

La notizia mette (al momento) in secondo piano il duro scontro sul “caso Orsini” come ha scritto Repubblica che ha coinvolto anche il comitato dei saggi e i probiviri.

GARRONE IN POLE, SALTA LA FASE DELLE CONSULTAZIONI

Edoardo Garrone, industriale ligure con Erg, presidente del Sole 24 Ore, salta la fase di consultazioni della commissione dei saggi e va direttamente al voto di designazione del prossimo presidente di Confindustria. I saggi, chiudendo la verifica preliminare, gli hanno riconosciuto una soglia sufficiente per essere ammesso di diritto al voto cruciale, la designazione del quattro aprile in consiglio generale, quando verrà scelto un solo nome da proporre all’assemblea che voterà il 23 maggio per l’elezione del prossimo leader degli industriali.

Edoardo Garrone – hanno spiegato i saggi nella lettera con cui hanno comunicato l’ammissione delle quattro candidature – “ha inoltre certificato di poter disporre di un consenso che supera il 20% del totale dei voti” dell’assemblea, “condizione che determina di diritto la sua partecipazione al voto di designazione” il 4 aprile.

LA PARTITA RESTA APERTA, LE POLEMICHE SONO DIETRO L’ANGOLO

La partita resta aperta, con le altre tre candidature che saranno vagliate dai saggi nella fase di consultazioni per sondare come si orienta il consenso in tutte le articolazioni dell’associazione degli industriali.

Un vantaggio, quello di Garrone, che è certificato formalmente dalla commissione dei saggi ma che potrebbe – scrive l’Ansa – anche offrire nuovi spunti di contestazione e di polemica nel clima di veleni che si è acceso con la corsa alla presidenza, anche con lettere anonime e con forte enfasi dell’eco mediatica: non aiuta il complesso iter confindustriale, tra regole intricate, interpretazioni, e stretti vincoli di riservatezza che lasciano ampio spazio ai rumors.

IL PROFILO DI EDOARDO GARRONE

Ecco i profili dei candidati. Garrone, nato a Genova nel 1961, è presidente del Consiglio di Amministrazione di San Quirico, la Holding finanziaria del Gruppo Garrone-Mondini, ed è presidente del Gruppo Erg. Inoltre riveste il ruolo di presidente del Consiglio di Amministrazione de Il Sole 24 Ore. Ha frequentato il corso di laurea in Scienze Politiche presso l’Istituto Alfieri di Firenze, e successivamente, corsi parauniversitari di Economia e Finanza a Londra e in Usa.

Lunga la sua esperienza confindustriale. Dal 2000 al 2002 è stato presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Da maggio 2008 ad aprile 2012 è stato vicepresidente di Confindustria per l’Organizzazione e il Marketing Associativo. Garrone è stato poi componente, da maggio 2014 ad aprile 2016, del Comitato di Presidenza di Confindustria, con delega per l’Internazionalizzazione associativa. Da maggio 2012 ad aprile 2014 ha rivestito il ruolo di presidente del Comitato tecnico per l’Ambiente e Internazionalizzazione del Sistema associativo.

ANTONIO GOZZI

Gozzi, nato a Chiavari nel 1954, è presidente del gruppo Duferco, della Virtus Entella e di Federacciai. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Genova, si è sempre occupato di attività e temi riguardanti l’industria, l’energia e lo shipping. È inoltre presidente di Interconnector Energy Italia, il consorzio che organizza le prime 80 imprese italiane energivore nei settori dell’acciaio, della chimica del cemento e della carta. E’ membro del Consiglio Generale di Confindustria e dell’Esecutivo dell’Aspen Institute. Fa parte, poi, del Comitato Tecnico Energia di Confindustria, occupandosi, in particolare, dei complessi problemi tecnologici e finanziari che il processo di decarbonizzazione del sistema manifatturiero comporta.

ALBERTO MARENGHI

Marenghi, casse 1976, di Mantova, è amministratore delegato di Cartiera Mantovana. L’azienda è stata fondata da un suo antenato nel 1615 e Marenghi ne rappresenta la 17ma generazione. Nel 2010 fonda Cartiera Galliera, di cui è presidente e amministratore delegato, con sede a Padova e successivamente nel 2013 Sumus Italia, di cui è vicepresidente, con sede a Milano. Quanto alla ‘carriera’ in Confindustria, nel 2001 viene eletto presidente regionale dei Giovani Imprenditori della Lombardia e nel 2008 vicepresidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Nel 2014, all’età di 37 anni, viene eletto presidente di Confindustria Mantova. Da maggio 2020, con la presidenza Bonomi, è vicepresidente nazionale di Confindustria con delega all’Organizzazione, Sviluppo Associativo e Marketing.

EMANUELE ORSINI

Anche Orsini è nella squadra di Bonomi come vicepresidente con la delega al Credito, alla Finanza e al Fisco. Emiliano, classe 1973, è amministratore delegato di Sistem Costruzioni e di Tino Prosciutti. Inoltre è presidente di Maranello Residence, consigliere delegato di Sistem Cubiertas Iberica Sl e consigliere di amministrazione di Afi – Associazione Forestale Italiana.

Leggi anche: Confindustria, la corsa di Orsini e l’ostacolo Federlegno

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su