Cosa dice il Dpcm per il green pass al lavoro, il documento

Policy Maker è in grado di anticiparvi il Dpcm che regolamenterà uso e controllo del green pass nei luoghi di lavoro privati

Governo al lavoro su un dpcm per l’uso del green pass nel settore privato. Com’è noto, infatti, a partire da venerdì 15 ottobre il certificato di presunta immunità sarà obbligatorio per la quasi totalità dei mestieri, a eccezione di chi proseguirà in smart working.

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Mentre la Pubblica amministrazione farà riferimento alle indicazioni date dal dicastero guidato da Renato Brunetta, per ciò che concerne l’uso e il controllo del green pass nei luoghi di lavoro privati l’esecutivo sta approntando un Dpcm ad hoc, da rilasciare nelle prossime ore.

Policy Maker è in grado di anticiparvi il documento.

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COSA TROVIAMO NEL DPCM PER IL GREEN PASS AL LAVORO

I provvedimenti che l’esecutivo di Mario Draghi intende prendere nelle prossime ore al momento non sembrano discostarsi da quelli già in vigore per il settore pubblico: si prevede anche nel privato l’uso di una app ad hoc, sviluppata sempre da Sogei che, verificando il QR Code del Green Pass lo incrocerà con il database nazionale, permettendo al contempo il rispetto della privacy, così come già indicato a suo tempo per la PA dal Garante. Alle imprese sarà lasciata maggiore libertà per ciò che concerne i controlli, che potranno essere quotidiani, al momento dell’accesso in azienda, a campione (in misura non inferiore al 20% e con un criterio di rotazione) o a tappeto. L’app governativa non sarà obbligatoria: al datore di lavoro la scelta di strumenti alternativi di natura analogica, purché utili allo scopo e, soprattutto, in grado di rispettare la riservatezza dei controllati.