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Cosa ha detto Visco, n.1 Bankitalia, su Draghi (e non solo)

Ignazio Visco

Senza mai nominare Draghi, Visco benedice il governo a larghe intese in via di formazione: serve coesione per sviluppo

L’economia italiana ha dimostrato capacità di ripresa e “il Paese deve ora trovare la coesione necessaria per riprendere la via dello sviluppo”. L’appello del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco è stato fatto durante il congresso degli operatori finanziari dell’Assiom Forex (qui l’intervento completo) assieme all’avvertimento che il Recovery plan da solo non basta, “rischia di non essere sufficiente a garantire un innalzamento duraturo del ritmo di crescita” senza le riforme che sciolgano i nodi che hanno provocato i ritardi strutturali del Paese.

L’INTERVENTO DI VISCO

L’Italia necessita di una visione più a lungo termine, solo attraverso quella può fare meglio di quanto suggeriscono le proiezioni di crescita ma occorre l’impegno di tutti “delle imprese che operano nella nostra economia, incluse quelle dell’industria finanziaria” e “delle istituzioni da cui dipende l’azione di politica economica”. Visco ha poi aggiunto che “una ritrovata fiducia nella qualità delle politiche e nelle prospettive dell’economia potrebbe consentire l’ulteriore riduzione del differenziale di rendimento tra i BTp italiani e i Bund tedeschi, che è ancora vicino al doppio di quelli di Spagna e Portogallo”.

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“Le nostre proiezioni prefigurano una ripresa dell’attività produttiva dalla primavera; questo scenario centrale dipende in modo cruciale da una progressiva attenuazione dell’epidemia nel corso dei prossimi mesi”, ha continuato Visco aggiungendo che “il pieno successo della campagna di vaccinazione sarà fondamentale per la stabilità della ripresa”. Un “recupero deciso dell’economia richiede inoltre che si riattivino consistenti decisioni di investimento” e secondo il numero 1 di Bankitalia, sono importanti a tal fine “i benefici che possono derivare da una rapida e piena attuazione degli interventi ancora in corso di definizione nell’ambito del programma Next Generation Eu. È però probabile che il rafforzamento dei consumi, in particolare nel settore dei servizi, sarà lento, risentendo della gradualità con cui sarà riassorbita l’incertezza che ha sospinto l’aumento della propensione al risparmi”.

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