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Cosa sappiamo sulle terapie monoclonali raccomandate all’Ema
Le terapie monoclonali, in attesa dell’ok sul Molnupiravir, rappresentano a oggi la sola cura al Covid. Il Comitato per i medicinali a uso umano dell’Agenzia europea del farmaco Ema ha raccomandato di autorizzare due terapie: Ronapreve e Regkirona
Terapie monoclonali. Due termini divenuti famigliari a milioni di italiani perché, durante l’apice delle prime ondate, sembravano le sole cure “pronte all’uso”, o quasi. E l’Italia pareva capofila, con il lavoro di Rino Rappuoli e del suo team in quel di Siena.
Lo studio sulle terapie monoclonali prosegue: se usate in tempo risolvono il problema in più del 95% dei casi. E quelli di seconda generazione, ideati dal professor Rappuoli, sono tutt’ora testati allo Spallanzani. E saranno prodotti in Italia, nel Lazio.
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Intanto, il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea del farmaco Ema ha raccomandato di autorizzare due terapie a base di anticorpi monoclonali contro Covid-19. Si tratta di Ronapreve (casirivimab/imdevimab) e Regkirona (regdanvimab). A dare notizia della decisione degli esperti è stata l’Ema stessa, che spiega come questi siano i “primi anticorpi monoclonali” anti Sars-CoV-2 “raccomandati per l’autorizzazione all’immissione in commercio” dall’ente Ue.
Il comitato ha raccomandato di autorizzare Ronapreve per il trattamento di Covid negli adulti e negli adolescenti a partire dai 12 anni di età, e con un peso di almeno 40 chilogrammi, che non richiedono ossigeno supplementare e che sono a maggior rischio di peggioramento della malattia. Ronapreve può essere utilizzato anche per prevenire Covid in persone di età pari o superiore a 12 anni che pesano almeno 40 chilogrammi.
La società che ha richiesto l’autorizzazione è stata Roche Registration GmbH. Per quanto riguarda Regkirona, il Chmp ha raccomandato di autorizzare il medicinale per il trattamento di adulti con Covid-19 che non richiedono ossigeno supplementare e che sono anche a maggior rischio di peggioramento della malattia. Il richiedente per Regkirona era Celltrion Healthcare Hungary Kft. Ora il Chmp invierà le sue raccomandazioni alla Commissione europea “per decisioni rapide e giuridicamente vincolanti”.