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Cosa sono i decreti salva spesa

Decreti Salva Spesa

L’etichettatura di origine obbligatoria è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia: coi decreti salva spesa compie un ulteriore passo in avanti. Ecco perché

Dal primo gennaio 2022 nelle etichette ci sarà l’obbligo di indicare la provenienza d’origine dell’ingrediente principale, dal latte alla passata di pomodoro, dai formaggi ai salumi fino a riso e pasta: è questa la portata principale dei cosiddetti decreti salva spesa firmati dal Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. “Si tratta di un passo determinante – commentano con soddisfazione da Coldiretti – per impedire che vengano spacciati come Made in Italy prodotti ingredienti di bassa qualità provenienti dall’estero che non rispettano i rigidi paramenti di qualità di quelli nazionali”.

I LIMITI DEI DECRETI SALVA SPESA

Sempre Coldiretti eccepisce però come la firma dei decreti salva spesa garantisce sì trasparenza sulla reale origine su prodotti base della dieta degli italiani che rappresentano circa ¾ della spesa mentre resti ancora anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini senza dimenticare la carne o il pesce venduti nei ristoranti.

Il provvedimento risponde alle richieste di quell’80% di italiani che, secondo il rapporto Coldiretti/Censis, verifica gli ingredienti di cui si compongono gli alimenti da acquistare, scorrendone quella sorta di carta d’identità istantanea che è l’etichetta. Poiché nel quotidiano l’alimentazione è uno dei motori del benessere soggettivo, gli italiani sono sempre a caccia delle informazioni che rendono possibile per un determinato prodotto alimentare la tracciabilità, intesa come la trasparenza su provenienze e connotati dei processi produttivi e distributivi.

L’etichettatura di origine obbligatoria è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia.

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