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Cosa sta accadendo alla Regione Lazio e perché si rischia la crisi

Regione Lazio

Forza Italia reclama più spazio in Giunta alla Regione Lazio. Il nodo sul tavolo dei leader nazionali

Che succede alla Regione Lazio? Crisi vera o presunta nella maggioranza di centrodestra che sostiene il governatore Francesco Rocca? Succede che da settimane Forza Italia alza la voce e si mette di traverso in consiglio regionale. Il motivo? Gli azzurri vogliono essere maggiormente rappresentati ai vertici istituzionali della Regione. Perché? Rispetto all’avvio della legislatura FI è passata da 3 a 8 consiglieri in un anno (tra cui l’arrivo di due leghisti). Per questo, in virtù dei nuovi numeri alla Pisana, chiede più spazio in Giunta e ha pressoché paralizzato i lavori d’Aula. Una richiesta sempre più impellente da parte dei vertici laziali di Forza Italia, fino a diventare un vero allarme rosso e oggetto di discussione ai tavoli politici nazionali.

I CAMBI DI CASACCA CHE HANNO STRAVOLTO GLI EQUILIBRI

Nel 2023 i consiglieri regionali degli azzurri erano: Cosmo Mitrano, Fabio Capolei, Giorgio Simeoni. A loro si sono aggiunti gli ex M5S Marco Colarossi e Roberta Della Casa. Nel 2024 sono arrivati a sette con Angelo Tripodi (ex Lega) e Pino Cangemi, che ha fatto il doppio salto della quaglia da Forza Italia a Lega e ritorno. Infine, l’ottavo è Nazzareno Neri, consigliere eletto in quota Udc e ora nel Gruppo Misto. Tutto ciò, a fronte di soli due assessori: Giuseppe Schiboni e Luisa Regimenti, che è anche la guida romana del partito. La Lega, di contro, partita con tre eletti è rimasta con la sola Laura Cartaginese, ma mantiene due assessori: Pasquale Ciacciarelli e Simona Baldassarre. Da qui la richiesta, sempre più impellente, di un riequilibrio delle cariche.

L’ATTIVISMO DEL GOVERNATORE ROCCA

Una conferma dello stato di tensione presente nel centrodestra laziale viene da quanto scrive Repubblica: “…dopo aver lasciato il cerino in mano a FdI, lo stesso presidente Francesco Rocca ieri ha iniziato ad attivarsi cercando soluzioni e contatti con Forza Italia, che reclama un maggior peso nel governo regionale. Un’autorevole fonte di Fratelli d’Italia però assicura: «Un’idea c’è ma dipende tutto da Arianna». Chiamando così nuovamente in causa la sorella della premier”.

INCONTRO MELONI-TAJANI SUL CASO REGIONE LAZIO?

Secondo quanto riporta poi l’agenzia di stampa Dire, “nei giorni scorsi si sono incontrati i coordinatori regionali, Claudio Fazzone (Fi) e Paolo Trancassini (Fdi), ma la ‘trattativa’ ha avuto un salto di qualità e in queste ore – riferisce – è in programma un incontro tra il segretario (nonché vicepremier) di Forza Italia, Antonio Tajani, e la premier (nonché presidente di Fratelli d’Italia) Giorgia Meloni per discutere anche di come mettere fine a questo stallo”.

LE VARIE IPOTESI IN CAMPO PER TROVARE UN COMPROMESSO

Sempre in base a quanto riportato dalla Dire, una delle soluzioni al vaglio è che di prevedere “lo spostamento di alcune deleghe ‘pesanti’ in Giunta da Lega a Forza Italia, senza toccare il numero degli assessori delle due forze politiche (attualmente 2 e 2) nell’esecutivo regionale. “Forza Italia avrebbe messo nel mirino 3 ipotesi di ‘migrazione’ di deleghe a suo favore: Urbanistica-Politiche Abitative-Porti (al momento in mano al leghista Pasquale Ciacciarelli), i Lavori Pubblici (di cui è titolare la reatina Manuela Rinaldi in quota Fdi) e la sanità ma, in quest’ultimo caso, ben sapendo che il presidente Rocca non ha alcuna intenzione di lasciarla”.

FORZA ITALIA IN FORCING SULLA POLTRONA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE

Secondo quanto riferisce invece Repubblica, “FI starebbe puntando ora principalmente alla presidenza del consiglio regionale, che vorrebbe dare a Pino Cangemi, passato di recente dalla Lega a Forza Italia. Il presidente Antonello Aurigemma in tal modo dovrebbe prendere in giunta il posto di Elena Palazzo, con un avvicendamento tutto interno a FdI, dopo che la stessa Palazzo ha anche appena incassato un brutto colpo con l’esclusione del candidato al comitato regionale Lazio della Lega nazionale dilettanti della Figc sostenuto dal suo assessorato, Giacomo Tramati. Si parla inoltre di un rimescolamento generale delle deleghe. Aurigemma però non appare intenzionato a cedere la presidenza: da sempre ha manifestato disponibilità ad accontentarsi di un assessorato solo se fosse quello alla sanità, delega che invece Rocca è deciso a tenersi stretta. «Manca il semaforo verde di Arianna», assicura la fonte di FdI”.

La soluzione – conclude infine la Dire – sarebbe comunque “in via di definizione e il presidente Rocca, che attende l’esito dell’incontro Tajani-Meloni, è convinto che in pochi giorni sarà trovata”.

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