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Eutelsat

Cos’è Eutelsat e perché potrebbe allontanare Meloni da Musk

Il governo Meloni starebbe valutando alternative alla rete di Musk per le comunicazioni satellitari sicure e i riflettori sono puntati sulla francese Eutelsat, anche se arriva una timida smentita 

Non solo Musk, e non solo Starlink. La notizia trapelata nelle scorse ore è che il governo italiano starebbe valutando alternative per le comunicazioni satellitari sicure, e sembra che le attenzioni siano rivolte verso Eutelsat. Anche se, dopo una giornata di rumors sempre più assordanti e dichiarazioni ufficiali, fonti di governo hanno fatto sapere che nessuna “negoziazione formale” è in atto.

Ciò non toglie che la società francese si candidi come principale competitor di Starlink, la rete di Elon Musk. Un cambio di strategia, quello dell’esecutivo, che – nel caso – potrebbe avere implicazioni significative, soprattutto alla luce dei legami tra il patron di SpacX e l’amministrazione Trump e delle tensioni tra Stati Uniti ed Europa sulla difesa dell’Ucraina.

L’ESPANSIONE DI EUTALSET E LA SFIDA A STARLINK

Eutelsat è il terzo operatore satellitare mondiale e due anni fa ha acquisito la rete satellitare britannica OneWeb, rafforzando la propria presenza nel settore. Attualmente gestisce una costellazione di circa 680 satelliti in orbita terrestre bassa (Leo), un numero ancora lontano dai circa 6.700/7.000 satelliti di Starlink con cui fornisce accesso a Internet in 125 paesi, ma sufficiente per proporsi come un’alternativa credibile. Ad oggi, come evidenzia Start magazine, OneWeb è la seconda costellazione Leo più grande al mondo dopo Starlink di SpaceX, nonostante sia meno di un decimo delle sue dimensioni.

Le discussioni tra Roma ed Eutelsat riguardano la possibilità di garantire comunicazioni criptate per governo, diplomatici e funzionari della Difesa in scenari ad alto rischio. I primi contatti tra l’Italia e la società francese – come riportano anche le agenzie di stampa straniere – sarebbero già stati avviati, mentre un eventuale accordo miliardario con Starlink non sarebbe mai stato finalizzato.

La ceo di Eutelsat, Eva Berneke, ha confermato in un’intervista a Bloomberg che i colloqui con l’Italia sono “molto positivi”, sottolineando l’importanza di soluzioni di connettività resilienti e sovrane. La società non ha voluto rivelare dettagli sui singoli contatti in corso con i governi europei.

Eutelsat ha anche un’anima italiana: inizialmente nata da un accordo tra Italia e Francia, è poi passata sotto l’egida di Parigi. Inoltre, il suo concessionario italiano è Telespazio, un’alleanza tra Leonardo (67%) e la francese Thales (33%). Questo elemento potrebbe favorire un’intesa con Roma, garantendo un maggiore controllo nazionale sulle infrastrutture critiche.

LA SMENTITA DEL GOVERNO, NESSUNA ‘NEGOZIAZIONE FORMALE’ CON EUTELSAT

Ecco poi arrivare la precisazione da parte di ‘fonti di governo: “Le recenti notizie circolate su presunte trattative tra il Governo italiano ed Eutelsat, non corrispondono al vero. Al momento, non sono in corso trattative con Eutelsat né con altre aziende del settore. È naturale – viene fatto notare – che diverse aziende possano manifestare interesse a proporsi, ma ciò non implica l’avvio di negoziazioni formali. Qualsiasi eventuale decisione in questo ambito verrà presa nel pieno rispetto delle procedure istituzionali e con la massima trasparenza”. Nella sostanza, colloqui ci sono stati, ma non atti formali. Niente ancora è stato messo nero su bianco.

LE REAZIONI E LE TENSIONI INTERNAZIONALI

I contatti o colloqui tra il governo e Eutelsat hanno suscitato sorpresa e reazioni contrastanti. Andrea Stroppa, referente italiano di Musk, ha commentato inizialmente con un secco “Wow” su X, reagendo alla notizia che l’Italia potrebbe sostituire Starlink con un concorrente europeo. Un altro utente’ l’influencer Cheong, ha parlato di “pugnalata alle spalle” a Musk, sottolineando che il miliardario ha sempre mostrato vicinanza all’Italia.

MUSK APPREZZA LA NOTA DELLA LEGA, DA STROPPA ‘GRAZIE’ A SALVINI

Alla presa del precisione del governo si è aggiunta poi la netta presa di posizione della Lega. “Nell’interesse italiano sarebbe singolare scegliere un soggetto francese (con partecipazione azionaria anche cinese?) anziché un sistema tecnologicamente più sviluppato ed all’avanguardia come quello americano”, hanno affermato Paolo Borchia, capo delegazione Lega al Parlamento europeo, e Paolo Formentini, deputato Lega, responsabile dipartimento Esteri della Lega.

Parole che vengono ‘molto apprezzate’ da Musk su X. Oltre alla nota leghista, si legge nel post condiviso dal patron di SpaceX, che “il vicepremier italiano Matteo Salvini rilascia una dichiarazione in cui mette in dubbio l’allontanamento del governo italiano dal progetto ‘all’avanguardia’ Starlink di Elon Musk a favore di un prodotto francese scadente con azionisti cinesi”. Lo stesso Stroppa, poco dopo, ha ricalibrato la propria comunicazione e pubblicato un messaggio con scritto: “Grazie al vice PdC Matteo Salvini per aver preso posizione pubblicamente”.

Sul piano politico l’eventuale accordo con Eutelsat potrebbe ridurre ovviamente la dipendenza da un’azienda statunitense in un settore strategico. Ma resta il nodo geopolitico: la premier Meloni sin dall’inizio ha voluto costruire un rapporto diretto con Trump ed è stata tra i pochi leader stranieri a partecipare al suo insediamento. Eppure in nemmeno due mesi i rapporti sembrano radicalmente cambiati, con le crescenti tensioni tra Stati Uniti ed Europa sulla difesa dell’Ucraina che potrebbero spingere l’Italia a puntare su una soluzione più autonoma e sicura.

 

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