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Cos’è il COVI, Comando Operativo di Vertice Interforze guidato da Figliuolo

Comando Operativo Di Vertice Interforze

Istituito nel 1997, il Comando Operativo di Vertice Interforze è lo strumento mediante il quale il Capo di Stato Maggiore della Difesa è in grado di esercitare la sua determinante funzione di Comandante Operativo delle Forze Armate

Nel medesimo Consiglio dei Ministri in cui è stato approvato il decreto-legge che prevede la proroga dello stato di emergenza nazionale e delle misure per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 fino al 31 marzo 2022, su proposta del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, è stato nominato il generale Francesco Paolo Figliuolo a Comandante del Comando Operativo di vertice interforze.

QUANDO NASCE IL COMANDO OPERATIVO DI VERTICE INTERFORZE

Il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) nasce come effetto della legge n. 25 del 18 febbraio 1997 di ristrutturazione dei vertici delle Forze Armate che pone il Capo di Stato Maggiore della Difesa in posizione sovraordinata rispetto ai Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate, alle dirette dipendenze del Ministro della Difesa, quale responsabile dell’Organizzazione militare ed in particolare della pianificazione, della predisposizione e dell’impiego delle Forze Armate nel loro complesso.

IL NUOVO RUOLO DEL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

Tale legge ha conferito al Capo di Stato Maggiore della Difesa, non più “primus inter pares”, il ruolo di guida dello strumento militare nel suo insieme, nella duplice veste di Capo di Stato Maggiore in quanto tale (CHOD) e di Comandante in Capo (CINC). Per l’esercizio di tali funzioni si avvale di due organismi paritetici: lo Stato Maggiore della Difesa (SMD) e il COVI.

Quest’ultimo è lo strumento mediante il quale il Capo di Stato Maggiore della Difesa è in grado di esercitare la sua determinante funzione di Comandante Operativo delle Forze Armate.

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