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Curzio nuovo presidente della Corte di Cassazione, Cassano prima donna presidente aggiunto

Cassazione

Oggi, 15 luglio, alle 10 si terrà la seduta del plenum del Csm, presieduta da Sergio Mattarella, durante la quale saranno nominati Pietro Curzio primo presidente della Corte di cassazione e Margherita Cassano presidente aggiunto 

La Commissione incarichi direttivi del Consiglio superiore della magistratura ha proposto la scorsa settimana all’unanimità la nomina di Pietro Curzio, attuale presidente di sezione della Corte di cassazione, per il ruolo di primo presidente. La quinta commissione ha proposto anche la nomina di Margherita Cassano, attualmente presidente della Corte d’appello di Firenze, come presidente aggiunto. Le proposte saranno all’ordine del giorno di oggi dal plenum del Csm, presieduto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel salone delle Feste del Quirinale.

PIETRO CURZIO

La carriera in toga di Pietro Curzio è iniziata a Ruvo di Puglia come pretore “mandamentale”, impegnato in cause civili, penali e di lavoro. Successivamente ha lavorato a Bari come pretore del lavoro, pubblico ministero e membro della Corte d’appello. Poi dal 2007 è alla Corte di cassazione dove, come consigliere, si è occupato di civile e penale ed è stato più volte presidente di Sezione. Allievo del professor Gino Giugni, padre dello Statuto dei Lavoratori, Curzio è autore di numerose pubblicazioni sul diritto del lavoro e sindacale. Da oggi, 15 luglio, il magistrato sarà presidente della Corte di cassazione, il cui nome è stato scelto, all’unanimità, dalla quinta commissione del Csm, per ricoprire l’incarico. Subentra a Giovanni Mammone, che andrà in pensione.

MARGHERITA CASSANO

Il magistrato Margherita Cassano è nata a Firenze ma la sua famiglia è di origini lucane. Figlia di Pietro Cassano, magistrato molto conosciuto a Firenze e presidente di processi di terrorismo rosso e nero sia in Corte di assise che in Corte di assise d’appello negli anni della lotta armata. Entra in magistratura nel 1980. Fa parte della scuola fiorentina di Piero Luigi Vigna, il capo della procura e poi procuratore nazionale antimafia. Con Vigna è stata pubblico ministero per anni, coordinando le prime inchieste sui grandi traffici di stupefacenti e sulle infiltrazioni in Toscana della criminalità organizzata. Poi l’esperienza di consigliere del Csm per Magistratura indipendente nel 1998 e infine la Cassazione, dove ha fatto il giudice per 13 anni. Nel 2015, anche quella volta all’unanimità, è arrivata la nomina al vertice della Corte d’appello di Firenze. Oggi, per la prima volta nella storia della Cassazione, con un voto unitario, una donna arriva a conquistare il ruolo di presidente aggiunto. Margherita Cassano sarà il secondo magistrato d’Italia.

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