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Dall’Umbria passa l’ingresso di Bandecchi nel governo Meloni?

Bandecchi

In caso di consensi decisivi in Umbria per Alternativa popolare di Bandecchi, potrebbero aprirsi per le porte di Paolo Alli per un posto da sottosegretario di governo

Dipende dalle prospettive: per alcuni è la quinta gamba della coalizione di centrodestra, per altri può essere il vero ago della bilancia. Per Stefano Bandecchi le elezioni per le regionali in Umbria rappresentano la piena legittimazione, se non la consacrazione, del suo progetto. Certo, in Umbria gioca in casa. Lui che è sindaco di Terni, ex presidente della Ternana calcio e – tra le altre cose – anche patron di Unicusano.

BANDECCHI POTREBBE ESSERE DECISIVO PER LA RICONFERMA DI TESEI ALLA GUIDA DELLA REGIONE UMBRIA

La sua Alternativa popolare (movimento politico ereditato da Angelino Alfano e Maurizio Lupi) nelle urne potrà risultare infatti decisiva per la riconferma di Donatella Tesei alla guida dell’Umbria.

“Sul palco c’era anche il sindaco di Terni Stefano Bandecchi – scrive il Domani sull’edizione online – che potrebbe essere l’ago della bilancia. E che è pronto a far pesare il suo contributo a un’eventuale vittoria, dopo aver lamentato di non aver ricevuto «neanche un colpo di telefono» per il successo ligure. Noto per gli insulti ai consiglieri d’opposizione e per le aggressioni in aula, l’ex patron della Ternana è fresco di rinvio a giudizio per evasione fiscale come amministratore dell’Università Cusano. Sui social Bandecchi si vanta di non elemosinare voti – «al massimo li compro o li prendo di prepotenza» – e a Terni la sua figura è divisiva anche dentro il centrodestra, dopo che con alcuni esponenti di Fratelli d’Italia è praticamente venuto alle mani. Eppure il suo partito, Alternativa popolare, sostiene la candidatura di Tesei. Per Meloni e Salvini ogni voto conta, pur di chiudere con successo questo autunno elettorale”.

BANDECCHI POTREBBE COSI’ RIVENDICARE PER LA SUA ALTERNATIVA POPOLARE UN RUOLO NEL GOVERNO

Questo è uno dei tornanti politici più insidiosi ma anche più importanti della storia politica di Bandecchi, perché l’affermazione di Ap, la vittoria del centrodestra e di Tesei potrebbero rappresentare il passe partout che aprirebbe ad Alternativa popolare le porte del Governo.

A dare un nome e un cognome a questa ambizione ci ha pensato nei giorni scorsi il Foglio. “Aspetta al varco, punta al governo. Dopo aver dato una mano al centrodestra in Liguria, adesso Stefano Bandecchi vuole passare all’incasso. Intanto fa scaldare Paolo Alli. Di mezzo c’è un sottosegretariato e soprattutto le regionali in Umbria. E’ un testa e testa con Stefania Proietti, ma nella sua terra il sindaco di Terni conta di essere decisivo. La riconferma della leghista Tesei – ne è convinto – passa anche per i voti di Alternativa Popolare”.

ALLI AL POSTO DI SILLI PER UN POSTO DA SOTTOSEGRETARIO?

E così, è la tesi del Foglio, “se dovesse davvero andare in questo modo, e nel centrodestra sono fiduciosi, Bandecchi andrebbe a bussare alla porta della premier Meloni per piazzare un suo fedelissimo nell’esecutivo: Paolo Alli, presidente di Alternativa popolare. Ha lavorato con Formigoni in Lombardia, già vicecommissario dell’Expo e parlamentare del Pdl, prima di passare con il Ncd di Alfano – figura nascosta ma centrale nel progetto di Bandecchi. Alli prenderebbe il posto di Giorgio Silli, sottosegretario agli Esteri, unico al governo in quota Noi moderati, circostanza che potrebbe aprire qualche discussione tra i centristi. Niente che possa preoccupare Bandecchi. D’altra parte, lo ha detto lui stesso al Foglio: “Meloni ha bisogno di me, altrimenti perde”.

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