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Decretone, tutte le novità di reddito di cittadinanza e pensioni

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Voucher ricollocazione e sconto per riscattare laurea nel decretone approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. E si apre la partita su Inps e Inail

Pensione di cittadinanza a 67 anni (e non più a 65); assegno di ricollocazione; “sconto” sul riscatto della laurea. Sono alcune delle novità che emergono dalle indiscrezioni sul “decretone” su reddito di cittadinanza e ‘quota 100’, licenziato ieri dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento inizierà il proprio iter parlamentare dal Senato.

IL RDC PENSIONE DI CITTADINANZA

“Per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni – si legge – adeguata agli incrementi della speranza di vita”, il Rdc assume la denominazione di pensione di cittadinanza, quale misura di contrasto alla povertà delle persone anziane. Inizialmente la soglia per accedere alla pensione di cittadinanza risultava di 65 anni.

IL RISCATTO DELLA LAUREA COSTERÀ MENO

Sempre sul fronte pensionistico, il decretone prevede un “forfait” uguale per tutti di 5.241,30 euro di contributo annuo da pagare per ogni anno di università. Costerà quindi meno riscattare la laurea per aumentare gli anni di anzianità pensionistica contributiva. La norma potrà essere utilizzata fino ai 45 anni di età. Lo sconto – calcola la Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro – è sostanzioso: un lavoratore in regime contributivo, che guadagna 40.000 euro avrebbe infatti pagato circa 13.200 euro l’anno, in pratica il 60% in più.

PENSIONE ANTICIPATA

Per quanto riguarda la pensione anticipata, l’accesso “è consentito se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento pensionistico decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei predetti requisiti”.

SUL REDDITO DI CITTADINANZA

Sul reddito di cittadinanza, il decreto prevede un assegno di ricollocazione da 250 a cinquemila euro, da spendere presso i centri per l’impiego o i centri accreditati. Si tratta, si legge nella relazione tecnica che accompagna il provvedimento, di una sorta di voucher per il lavoratore che “può spendere presso enti accreditati, come le agenzie per il lavoro, e Cpi, e che gli permette di ricevere un servizio di assistenza intensiva alla ricerca di occupazione”. Il servizio di assistenza, si specifica, prevede “l’affiancamento di un tutor al beneficiario del reddito di cittadinanza, il programma di ricerca intensiva della nuova occupazione, lo svolgimento per il beneficiario del Rdc delle attività individuate dal tutor, l’obbligo per il beneficiario di accettare l’offerta di lavoro congrua e di comunicare all’Anpal il rifiuto ingiustificato e la sospensione del servizio di assunzione in prova”. I beneficiari del reddito di cittadinanza dovranno scegliere entro 30 giorni dal riconoscimento dell’assegno di ricollocazione il soggetto erogatore del servizio di assistenza intensiva, prendendo appuntamento sul portale messo a disposizione dell’Anpal, anche tramite i centri per l’impiego o degli istituti di patronato convenzionati.

Per non perdere il diritto al reddito di cittadinanza, sarà necessario “accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue”. Ma questo non varrà per uno dei genitori nelle famiglie con bimbi fino a 3 anni. Il decretone prevede infatti di “esonerare dagli obblighi” legati “al Rdc i componenti con carichi di cura, valutati con riferimento alla presenza di soggetti minori di tre anni”.

NODO NOMINE INPS E INAIL

Il decretone del governo, infine, apre la porta alla partita delle nomine di Inps e Inail. Prevede infatti che “entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono nominati i presidenti” dei due Istituti e di quattro componenti per ciascun Cda. Una bottino di nomine importanti, che è ancora tutta da giocare. E infatti, al momento, l’orientamento del governo è quello di prendersi un po’ di tempo e nominare due commissari.

 

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO LEGGE DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA REDDITO DI CITTADINANZA E PENSIONI

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