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DeepMind, chi c’è dietro al software di intelligenza artificiale (e umana) di Google

DeepMind

Chi sono le menti brillanti dietro alla società di intelligenza artificiale di Google DeepMind. La storia del bambino prodigio degli scacchi Demis Hassabis e del ricercatore di machine learning Shane Legg racconta che l’intelligenza umana è stata l’ispirazione per nuovi sistemi informatici in grado di trovare soluzioni a problemi difficili

DeepMind, società londinese legata a Google tramite la holding Alphabet, oltre a essere conosciuta per il software di intelligenza artificiale (IA) AlphaFold che ha battuto i campioni del gioco cinese Go, adesso ha compiuto un gigantesco passo avanti, probabilmente rivoluzionario nell’ambito della biologia. DeepMind, sempre grazie al suo software di IA, ha infatti determinato la struttura tridimensionale di una proteina partendo dalla sua sequenza di amminoacidi.

L’APPROCCIO INTERDISCIPLINARE

DeepMind, come si legge sul loro sito, è un team di scienziati, ingegneri, esperti di machine learning e altro ancora, che lavora insieme per far progredire lo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale. “Quando abbiamo iniziato DeepMind nel 2010, c’era molto meno interesse nel campo dell’IA di quanto non ci sia oggi. Per consentire al settore di accelerare, abbiamo adottato un approccio interdisciplinare, mettendo insieme nuove idee e progressi del machine learning, delle neuroscienze, dell’ingegneria, della matematica, della simulazione e delle infrastrutture informatiche, insieme a nuovi modi di organizzare lo sforzo scientifico”.

LA PARTNERSHIP CON GOOGLE

Nel 2014, l’acquisizione di DeepMind da parte di Google ha dato ulteriore stimolo al progetto. I loro programmi hanno imparato a diagnosticare le malattie degli occhi con la stessa efficacia dei migliori medici del mondo, a risparmiare il 30% dell’energia utilizzata per mantenere i data center refrigerati e a prevedere le complesse forme 3D delle proteine – che un giorno potrebbero trasformare il modo in cui vengono inventati i farmaci.

CHI C’È DIETRO DEEPMIND

I fondatori di DeepMind sono il neuroscienziato e imprenditore Demis Hassabis e il ricercatore di machine learning Shane Legg. I due si sono incontrati per la prima volta alla Gatsby Computational Neuroscience Unit della University College London (UCL), mentre studiavano l’organizzazione algoritmica del cervello.

“Siamo da sempre affascinati dall’intelligenza umana – che ha plasmato il mondo moderno in cui viviamo oggi. L’intelligenza ci permette di imparare, immaginare, cooperare, creare, comunicare e molto altro ancora. Comprendendo meglio i diversi aspetti dell’intelligenza, possiamo usare questa conoscenza come ispirazione per costruire nuovi sistemi informatici che imparino a trovare da soli soluzioni a problemi difficili”.

CHI È DEMIS HASSABIS

Demis Hassabis, bambino prodigio degli scacchi, ha progettato e programmato il plurimilionario e pluripremiato videogioco Theme Park all’età di 17 anni. Dopo la laurea all’Università di Cambridge, ha fondato la società di videogiochi Elixir Studios e ha conseguito un dottorato di ricerca in neuroscienze cognitive presso la UCL.

La rivista Science ha inserito le sue ricerche sull’immaginazione e la memoria tra le prime dieci scoperte del 2007. Nel 2010, dopo una carriera di successo nel mondo accademico e nello sviluppo di videogiochi ha co-fondato DeepMind. Nel 2017 è stato inserito nella lista delle persone più influenti del Time 100 e nel 2018 è stato premiato con un CBE per i servizi alla scienza e alla tecnologia. Hassabis è inoltre membro della Royal Society, della Royal Academy of Engineering e della Royal Society of Arts.

CHI È SHANE LEGG

Shane Legg è un noto scienziato informatico. Ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Istituto Dalle Molle di Studi sull’Intelligenza Artificiale (IDSIA) in Svizzera, dove ha ricevuto la supervisione del professor Marcus Hutter, la principale autorità in materia di modelli teorici di macchine super intelligenti. La tesi di dottorato di Shane sull’intelligenza artificiale universale è stata premiata nel 2008 con il premio di ricerca del Canadian Singularity Institute. “Guidata dalla sicurezza e dall’etica, questa invenzione [l’intelligenza artificiale forte, ndr] potrebbe aiutare la società a trovare risposte ad alcune delle più pressanti e fondamentali sfide scientifiche del mondo”.

L’ULTIMO GRANDE PASSO AVANTI

L’IA di DeepMind, dal suo laboratorio di Londra, potrebbe ora aver realizzato un sistema in grado di ricostruire la struttura 3D di una proteina nel giro di poche ore – a differenza dei tradizionali metodi sperimentali che richiedono anni. Come si legge sul Sole 24 Ore, “Il sistema di AI che si basa su algoritmi di Deep learning addestrati su circa 170.000 strutture proteiche, avrebbe previsto la struttura di una proteina batterica dalla sua sequenza di amminoacidi, in circa 30 minuti e con una precisione del 92%”.

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