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Privacy. Le incertezze del M5S e della Casaleggio Associati

Daniela Aiuto Rousseau

Secondo Daniela Aiuto, Europarlamentare M5S che ha da poco lasciato il MoVimento, il partito di Di Maio avrebbe imposto agli eletti di consegnare le password dei loro profili social. Una palese (e grave, se vera) violazione della Privacy, per di più ai danni di personaggi pubblici e con incarichi istituzionali.

I dubbi sulle dichiarazioni della Aiuto sono legittimi, dal momento che la stessa si era autosospesa dal M5S per aver finanziato con i soldi della UE una ricerca, che era però – in buona parte – un copia e incolla da Wikipedia (per altro, non proprio una fonte a prova di bomba).

L’intervista di Daniela Aiuto

Tuttavia, quando dichiarato da Daniela Aiuto in una lunga intervista, rilasciata all’indomani dal definitivo addio dal M5S, trova dei riscontri nella cronaca recente: politici sotto schiaffo dello staff di comunicazione, una certa malsopportazione per dichiarazioni pubbliche non preventivamente approvate dagli uomini della Casaleggio Associati.

L’intervista dei soci della Casaleggio Associati

Anche se nel quartier generale di Ivrea negano di occuparsi di politica. Lagnano anzi il fatto di essere stati danneggiati dalla esposizione mediatica del M5S, creatura di quel Gianroberto Casaleggio che della Casaleggio Associati fu amministratore delegato e principale animatore ed ispiratore. Davide Casaleggio, Luca Eleuteri e Maurizio Benzi lo hanno dichiarato in una intervista rilasciata a Raffaele Leone e Carmelo Caruso per Panorama, nella quale ricostruiscono anche la storia della loro azienda. Che, sempre stando alle parole dei manager, ha anticipato i tempi, ci ha visto giusto, ha saputo interpretare al meglio alcuni cambiamenti. Dei mercati, certo, ma molto di più del modo di comunicare e di costruire il consenso. Basti pensare al Blog di Beppe Grillo, capolavoro comunicativo della società di Ivrea, intuizione di Gianronerto Casaleggio.

La comunicazione nel M5S secondo Daniela Aiuto

E delle intuizioni di Gianroberto Casaleggio in materia di comunicazione ha fatto tesoro il M5S di Luigi Di Maio e Rocco Casalino. Una gestione verticistica che tutti i cronisti politici conoscono, e che forse potrebbero riconoscere nelle parole di Daniela Aiuto: “Nel Movimento 5 Stelle gli eletti sono al servizio della comunicazione, e non il contrario. Comunicazione fatta di persone di solito provenienti dalla Casaleggio, o scelte lì. Queste persone sono diventate il gestore delle nostre e sistenze, non della comunicazione soltanto. Non faccio di tutta l’erba un fascio, nel Movimento ci sono tantissime persone che stimo. Io metto in discussione la subalternità di tutti alla comunicazione, cioè alla Casaleggio”.

Maurizio Benzi, supporter di Buttarelli (e della Privacy)

Eppure, alcune di queste pratiche (come ad esempio l’obbligo a condividere le password dei social network) sembrano essere in disaccordo con le convinzioni di alcuni dei soci della Casaleggio. Di Maurizio Benzi, in particolare, che pochi giorni fa su Twitter (un social, ca va san dir) plaudeva entusiasta alle parole di Giovanni Buttarelli, garante UE della Privacy, che ha dichiarato in una intervista a Michele Mezza “il potere dei proprietari delle soluzioni, dei dispositivi di servizio, travalica il ruolo e diventa un dominio assoluto che arriva ad asservire gli altri soggetti. Questa asimmetria va considerata provvisoria e dannosa.”.
E’ proprio questo il passaggio che lo stesso Maurizio Benzi definisce “Perfetto”. Avrà avuto in mente il sistema Rousseau, soluzione proprietaria della Casaleggio Associati, che secondo Buttarelli, in questo ruolo opera un “dominio assoluto che arriva ad asservire altri soggetti”?

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