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Diretta | Audizioni su codice europeo delle comunicazioni elettroniche

Europarlamento Elezioni

La Commissione Trasporti, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo per l’attuazione della stessa, svolge l’audizione di Confindustria radio-TV, Aeranti-Corallo, Fapav, Assoprovider, Iliad, Dab ed EuroDab per introdurre nell’ordinamento il codice europeo delle comunicazioni elettroniche

Pomeriggio dedicato alla direttiva (UE) 2018/1072 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018 che istituisce il Codice Europeo delle comunicazioni elettroniche. Ricordiamo che il nostro Paese avrebbe dovuto provvedere al suo recepimento entro la fine del 2020 e, per questo, è già scattata la procedura di infrazione.

Presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, la Commissione Trasporti, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo per l’attuazione della stessa, svolge l’audizione dei seguenti rappresentanti:

ore 13          Confindustria radio-TV e Aeranti-Corallo;
ore 13.30      Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali (Fapav);
ore 13.45      Assoprovider;
ore 14          Iliad Italia;
ore 14.15     Dab Italia e EuroDab Italia.

 

Lo scorso 21 maggio il Ministero dello sviluppo economico aveva indetto una procedura di consultazione pubblica riguardante sul Codice Europeo delle comunicazioni elettroniche. La consultazione, finalizzata ad acquisire l’orientamento del mercato sugli obiettivi della direttiva individuati all’interno della Strategia per il mercato unico digitale in Europa è stata rivolta in particolare agli operatori di mercato delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica.

“La nuova disciplina europea di settore si sviluppa lungo due direttrici:

–          da un lato, la promozione dell’obiettivo della connettività di elevata qualità, da promuovere in coerenza con gli obiettivi tradizionali di promozione della concorrenza, rafforzamento del mercato interno e di protezione degli utenti.

–          dall’altro, l’ulteriore armonizzazione regolatoria, finalizzata a semplificare l’attività delle imprese – e favorirne, per tale via, gli investimenti – ed a promuovere il mercato unico per il tramite: a) del maggiore coordinamento nello svolgimento di alcuni processi; b) il potenziamento generale del ruolo del BEREC nell’individuazione di buone prassi regolatorie valide per l’intera Unione, anche mediante l’assegnazione allo stesso del compito di adottare numerose Linee Guida attuative del nuovo Codice, c) il potenziato raccordo tra Autorità Nazionali di Regolamentazione (ANR) e Commissione europea.

I principali obiettivi perseguiti dalla direttiva in recepimento sono:

  • lo sviluppo di nuove reti per la fornitura di servizi di comunicazione elettronica ad altissima velocità (reti 5G) anche attraverso una più razionale ed efficiente gestione dello spettro radio;
  • la creazione di un ambiente favorevole agli investimenti nelle nuove infrastrutture ad altissima velocità attraverso una regolamentazione volta a facilitare i co-investimenti e ad introdurre specifiche previsioni regolamentari nel caso di operatori wholesale only;
  • la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione all’installazione di reti e infrastrutture di comunicazioni elettroniche;
  • maggiori benefici e protezione verso i consumatori, anche garantendo loro, attraverso l’ampliamento del servizio universale, un accesso generalizzato ai nuovi servizi di comunicazione, inclusa Internet, a prezzi accessibili”.

 

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