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Ex Ilva Taranto: accordo sullo stralcio dello scudo penale dal dl salva-imprese

Ilva

Raggiunto l’accordo in maggioranza sull’eliminazione dello scudo penale per i manager dell’ex Ilva

Secondo alcune fonti della maggioranza, l’accordo raggiunto sulla questione dell’immunità penale per i manager dell’ex Ilva consisterebbe nello stralcio dell’articolo 14 dal testo del decreto salva-imprese a fronte dell’impegno del governo ad affrontare l’argomento in un’altra sede, con uno strumento, o provvedimento, ad hoc.

L’eliminazione dello scudo penale era stata chiesta, come scritto ieri su Policy Maker, inizialmente da 17 parlamentari del Movimento 5 Stelle, con una posizione poi condivisa dal gruppo e al centro di un incontro dei capigruppo di maggioranza a cui ha partecipato il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.

L’INTESA

L’intesa prevede l’eliminazione dello scudo per i manager dell’ex Ilva dal decreto con il concomitante impegno a riprendere la questione tempestivamente. Volontà che si dovrebbe palesare in aula con un ordine del giorno ma soprattutto con l’intervento del Ministro Patuanelli martedì, quando il decreto dovrebbe approdare nell’emiciclo.

LA POSIZIONE DEL MINISTRO PATUANELLI

Il Ministro dello Sviluppo Economico prima, però, incontrerebbe ArcelorMittal per capirne le intenzioni visto che in passato la multinazionale aveva dichiarato che senza tutele, lo stabilimento di Taranto sarebbe stato impossibile da gestire per chiunque.

Così il ministro Patuanelli in un’intervista a Sky Tg24 “C’è un nuovo amministratore delegato (Lucia Morselli ndr) di ArcelorMittal, un gruppo importante di un settore importante del nostro Paese, certamente li vedrò. C’è un percorso parlamentare, quando ho fatto il capogruppo al Senato pretendevo rispetto del lavoro parlamentare, quindi adesso dal Governo do rispetto ai gruppi parlamentari. Ci sarà interlocuzione tra le forze di maggioranza che decideranno che cosa fare sugli emendamenti che non sono stati ancora votati. Si tratterebbe di un pretesto perché non è elemento contrattuale l’esistenza di una tutela legale su alcune questioni penali. Interloquiremo con il nuovo amministratore delegato e chiariremo ogni aspetto legato a quello che vuole fare Mittal a Taranto”.

PER I SINDACATI PERICOLO FASE DI INCERTEZZE

Critiche allo stralcio sono arrivate ieri sera dal segretario della Fim Cisl Marco Bentivogli secondo cui “La scelta di modificare nuovamente lo scudo penale per i lavoratori Arcelor Mittal dimostra un atteggiamento schizofrenico del Governo, che in modo maldestro cerca di recuperare voti su Taranto ma in realtà fornisce un buon alibi all’azienda per andar via. L’approccio terrapiattista elettoralistico sulle questioni industriali fa male ad ambiente, lavoratori e imprese. Un capolavoro.”

Per il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella “Togliere lo scudo penale ad ArcelorMittal significa dare un incentivo alla resa dell’azienda, a cui così non resta che abbandonare la sfida di continuare a produrre a Taranto, nonostante perda due milioni di euro al giorno”.

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