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Figc, come cambia lo Statuto: chi vince e chi perde
Sulla riforma dello Statuto della Figc passa la proposta del presidente Gravina. La Serie A si spacca, strascichi di polemiche
La modifica dello statuto della Figc, la Federazione italiana del calcio, ha portato a cambiamenti significativi nel bilanciamento dei pesi elettorali all’interno del Consiglio Federale. Sorride il presidente della Federazione Gabriele Gravina, un po’ meno il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini. E’ proprio quest’ultimo a definire l’approvazione della proposta di riforma come un’occasione mancata per raggiungere un equilibrio maggiore, specialmente per la Serie A.
L’assemblea statutaria straordinaria ha approvato quindi la proposta di Gabriele Gravina, con 376,35 voti favorevoli (corrispondente a oltre l’83%), 29,33 quelli contrari e 46,40 gli astenuti. Respinte, perché decadute o assorbite, le proposte di emendamento della Serie A.
LA SERIE A SI SPACCA. IN MINORANZA LA LINEA DI CASINI E LOTITO
Proprio la Serie A, a conti fatti, si è sostanzialmente spaccata, considerato che 12 squadre si sono astenute, invece di votare in maniera contraria come da “indicazioni” del presidente di Lega Casini. “Quegli 8” che hanno votato contro, scrive Repubblica, “sulla carta, sono i voti di Claudio Lotito e di Lorenzo Casini. Vuol dire che a oggi il presidente della Lega Calcio non ha la maggioranza. Certamente sul “no” alla riforma Gravina. Ma a questo punto non è escluso che sia anche il valore del consenso del presidente Casini”.
DALLA RIFORMA PER LA SERIE A MAGGIOR PESO MA CON RISERVA
Con la riforma, la Serie A guadagna un consigliere federale aggiuntivo e un diritto di veto, un risultato che Casini giudica solo parzialmente soddisfacente. Per la massima serie, infatti, l’obiettivo era ottenere anche un diritto di proposta autonomo. Divergenze di vedute, sostanziali e ‘politiche’ che hanno determinato la spaccatura in seno alla Serie A. “Non è abbastanza”, ha dichiarato Casini, che auspica ulteriori passi avanti per garantire alla Serie A un ruolo più centrale nel sistema federale.
LA PROSPETTIVA DELLA SERIE B E LA VALORIZZAZIONE DEI GIOVANI
La Serie B, invece, accoglie con favore il nuovo assetto, ottenendo un secondo consigliere federale e un peso elettorale aumentato dal 5% al 6%. Il presidente della Lega B, Mauro Balata, ha sottolineato l’importanza della riforma, evidenziando come la Serie B abbia contribuito alla crescita del calcio italiano, soprattutto attraverso la valorizzazione dei giovani. Le risorse della lega sono state orientate verso il minutaggio dei giovani italiani, offrendo supporto anche alle altre leghe, come la Lega Pro.
LA LEGA PRO E IL ‘SACRIFICIO’ PER UN NUOVO EQUILIBRIO
La Lega Pro ha accettato una riduzione nel proprio peso elettorale, rinunciando a un consigliere federale, decisione presa per contribuire al ripristino di un equilibrio federale. Il presidente della Lega Pro, Matteo Marani, ha espresso la propria preoccupazione per l’eccesso di personalismi e rivalità interne che, a suo dire, hanno portato il calcio italiano in una situazione difficile. Marani ha dichiarato che la Lega Pro ha deciso di cedere parte del proprio potere elettorale alla Serie A, riconoscendo il ruolo centrale di quest’ultima nel sistema calcistico italiano.
IL DISAPPUNTO DI GRAVINA E IL RICHIAMO AL RISPETTO
Il presidente della Figc Gravina ha espresso disappunto per l’atmosfera di tensione e i conflitti interni che hanno accompagnato il processo di riforma. Gravina ha criticato l’uso di “infamie e dossieraggi” che hanno minato la fiducia tra i membri della federazione, ricordando che il calcio dovrebbe essere un terreno di collaborazione e non di lotta per il potere. Gravina ha esortato alla costruzione di rapporti basati sul rispetto e la responsabilità reciproca, sottolineando che il calcio appartiene alla collettività e non a singoli gruppi di interesse.
MAROTTA E L’APPELLO ALLA NON BELLIGERANZA
Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, ha auspicato un ritorno al dialogo costruttivo, evitando scontri diretti tra la Serie A e la Figc. Marotta ha espresso dispiacere per l’aria di conflittualità e ha sostenuto che i miglioramenti possono essere raggiunti attraverso il confronto democratico e rispettoso, senza ricorrere al “muro contro muro”. Questa posizione riflette il desiderio di alcune squadre di Serie A di ottenere un peso maggiore, ma senza compromettere la stabilità della federazione.
IL NUOVO ASSETTO DEI PESI ELETTORALI: CHI HA GUADAGNATO E CHI HA PERSO
Con la riforma targata Gravina, quindim la Serie A passa da tre a quattro consiglieri federali, aumentando il suo peso elettorale dal 12% al 18%. La Serie B ottiene un ulteriore consigliere e un incremento del peso elettorale. La Lega Pro, invece, vede ridotto il proprio peso elettorale dal 17% al 12% e perde un consigliere. La Lega Nazionale Dilettanti (LND), l’Associazione Italiana Calciatori (AIC) e l’Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC) mantengono invariate le loro posizioni, mentre l’Associazione Italiana Arbitri (AIA) perde il suo consigliere e il relativo peso elettorale.
La modifica dello statuto segna dunque un nuovo capitolo nella governance della Figc, ma lascia aperti molti interrogativi sul futuro equilibrio tra le varie componenti del calcio italiano e sul futuro dello stesso Gravina.