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Fimmg: “Medici di base in prima linea per la terza dose”
I medici di famiglia vogliono essere al centro della strategia vaccinale per la terza dose. E la Fimmg avverte: “Operatori sanitari vaccinati contro Covid a gennaio-febbraio e intorno a ottobre-novembre per loro si profila già il problema della terza dose”
“Pensando alle future vaccinazioni, noi medici di famiglia riteniamo sia necessario organizzarci per tempo e in modo preciso per fare in modo che finalmente la vaccinazione anti-Covid trovi nei nostri studi e nelle sedi delle nostre forme associative il luogo elettivo e più appropriato sia per le terze dosi che per le future campagne vaccinali”. È l’appello di Fiorenzo Corti, vice segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), che ha anche aggiunto: “Ricordo che gli operatori sanitari sono stati vaccinati contro Covid a gennaio-febbraio e intorno a ottobre-novembre per loro si profila già il problema della terza dose”.
FIMMG: “MEDICI DI FAMIGLIA SOLO MARGINALMENTE COINVOLTI”
Dopo la confusione dei mesi scorsi, la Fimmg chiede insomma di essere maggiormente organizzati e preparati, in vista dell’autunno e di un possibile ritorno strisciante della pandemia, magari anche delle numerose varianti. “In questi mesi – osserva – i medici di famiglia in quanto tali solo marginalmente sono stati coinvolti nella gestione della vaccinazione anti-Covid, ma hanno comunque dato un contributo importante soprattutto vaccinando a domicilio i pazienti più fragili, ma anche lavorando negli hub vaccinali, alcuni dei quali sono stati gestiti (a dire il vero in poche realtà territoriali) direttamente in autonomia dalle loro forme associative e dalle loro cooperative, in altri casi operando in linee vaccinali in centri gestiti dalle Asl e dagli ospedali”. “Questo indubbiamente – sottolinea Corti – a fronte della spaventosa emergenza che ci siamo trovati ad affrontare, ha dato risultati importanti: ne prendiamo atto e non possiamo non esprimere la nostra soddisfazione”.