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G20 Rome Summit – 31 ottobre, agenda della giornata conclusiva

G20 ROME SUMMIT

Non è stato finora un incontro all’altezza delle aspettative, il G20 Rome Summit. I Grandi del pianeta non hanno infatti raggiunto l’intesa sperata sul clima

La giornata conclusiva del Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi del G20, si apre con la passeggiata nel centro storico dei Leader.

Al termine dei lavori, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, terrà la tradizionale conferenza stampa conclusiva del Vertice.

Di seguito il programma del 31 ottobre:

Ore 9.00 – Passeggiata al centro storico di Roma
Ore 10.30 – Leaders’ Side-Event on “The role of the private sector in the fight against climate change”
Ore 11.05 – Seconda sessione “Climate Change and Environment”
Ore 13.50 – Terza Sessione “Sustainable Development”
Ore 15.40 – Sessione conclusiva
A seguire – conferenza stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi.

IL DISCORSO DI DRAGHI CHE HA APERTO IL G20 ROME SUMMIT

Cari colleghi,
è un piacere darvi il benvenuto oggi a Roma per questo Vertice del G20.
Innanzitutto, vorrei dire che è splendido vedervi tutti qui, dopo alcuni anni difficili per la comunità globale.
Abbiamo affrontato il protezionismo, l’unilateralismo, il nazionalismo.
La pandemia ci ha tenuti distanti – e lo ha fatto con tutti i nostri cittadini.
Ma non dobbiamo fare errori.
Il multilateralismo è la migliore risposta ai problemi che affrontiamo oggi.
Per molti versi, è l’unica soluzione possibile.
Dalla pandemia, al cambiamento climatico, a una tassazione giusta ed equa, fare tutto questo da soli, semplicemente, non è un’opzione possibile.
Dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per superare le nostre differenze.
E dobbiamo riaccendere lo spirito che ci ha portati alla creazione e al rafforzamento di questo consesso.

A circa due anni dall’inizio della pandemia, possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo.
Campagne vaccinali di successo e azioni coordinate da parte dei governi e delle banche centrali hanno permesso la ripresa dell’economia globale.
Molti dei nostri Paesi hanno lanciato dei piani di ripresa per dare impulso alla crescita, ridurre le diseguaglianze, promuovere la sostenibilità.
Insieme, stiamo costruendo un nuovo modello economico, e tutto il mondo ne beneficerà.

Tuttavia, dobbiamo stare attenti alle sfide che affrontiamo collettivamente.
La pandemia non è finita e ci sono disparità sconvolgenti nella distribuzione globale dei vaccini.
Nei Paesi ad alto reddito, oltre il 70% della popolazione ha ricevuto almeno una dose.
Nei Paesi più poveri, questa percentuale crolla a circa il 3%.
Queste differenze sono moralmente inaccettabili, e minano la ripresa globale.

Siamo molto vicini a raggiungere l’obiettivo posto dall’OMS di vaccinare il 40% della popolazione globale entro la fine del 2021.
Ora dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per raggiungere il 70% entro la metà del 2022.
Dobbiamo anche continuare a investire in ricerca, eliminare le barriere commerciali che riguardano i vaccini anti COVID-19, e migliorare la prevedibilità nella loro consegna.
E dobbiamo rafforzare le catene di approvvigionamento globali, aumentando al contempo la capacità produttiva a livello locale e regionale.

Come Presidenza del G20, l’Italia ha lavorato per promuovere una ripresa più equa.
Il Global Health Summit di Roma ha visto Paesi e aziende impegnarsi generosamente per fornire vaccini ai Paesi più poveri: dobbiamo essere sicuri di onorare le promesse.
Abbiamo raggiunto un accordo storico per un sistema di tassazione internazionale più equo ed efficace.
Abbiamo supervisionato l’allocazione di 650 miliardi di dollari come nuovi Diritti Speciali di Prelievo e abbiamo promosso la possibilità di redistribuirli ai Paesi che ne hanno più bisogno.

Questi risultati ci ricordano con forza i risultati che possiamo raggiungere insieme.
Ci devono incoraggiare ad essere altrettanto ambiziosi in tutte gli ambiti in cui lavoriamo insieme.

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