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I 30 punti dell’ultimatum di Renzi a Conte. Ecco il documento

30 Punti Renzi Perché Renzi Vuole La Crisi?

Da Italia Viva Matteo Renzi alza la posta e presenta un lungo elenco di richieste, in 30 punti, per non far concludere l’esperienza del Conte bis

Sempre più vicino lo strappo tra Italia Viva e il resto della maggioranza. Matteo Renzi non sembra accontentarsi delle concessioni poste finora in essere dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e avrebbe rilanciato con un documento, che Policy Maker è in grado di mostrarvi, di 30 punti che hanno il sapore di un vero e proprio ultimatum.

I 30 PUNTI DI RENZI

Da quanto si apprende, il documento in questione, di 30 punti che vanno dal MES sanitario alla TAV, fino al ponte sullo stretto, sarebbe stato vergato da da Matteo Renzi lo scorso 6 gennaio per essere indirizzato al Dem Goffredo Bettini. In calce oltre a quanto richiesto si leggono una serie di domande che paiono retoriche, data che l’esperienza del Conte bis sarebbe a un passo dalla fine: “La vera questione diventa: • Con chi si scrive un accordo serio? Chi garantisce che gli impegni si mantengano? • In che tempi si può chiudere un accordo su questi temi? Italia Viva è pronta da mesi. Ma gli altri? Ci sono interlocutori affidabili o si preferisce lo stallo?”

1. Lavoro. Reddito di cittadinanza, navigator, futuro di Anpal, gestione di Inps, decontribuzione e modifiche JobsAct: qual è la strategia? Quella dell’intervista di Catalfo al Corriere? Quale strategia quando saranno sbloccati i licenziamenti? La mancanza di visione su Giovani e Occupazione (appena 2.1 miliardi sul Recovery) e la necessità di un piano strategico su formazione e inclusione. L’ammortizzatore sociale unico;

2. Rapporto investimenti / Bonus (compreso il superbonus 110%). Il ruolo delle infrastrutture. Una scommessa keynesiana sullo sblocco dei cantieri. Il piano finale su chi fa cosa e quando. I temi di cui discutere dall’Alta Velocità al Ponte sullo stretto fino alle piccole opere già cantierabili su cui sbloccare i comuni che sono pronti a spendere ma sono frenati dalla burocrazia. Porti e Aeroporti. Alitalia. Il ruolo dei sindaci.

3. Autostrade, revoca, rapporto con Atlantia e con i fondi internazionali. Una decisione definitiva capace di reggere alla prova del diritto, non di facebook: basta populismo.

4. Il ruolo strategico della CDP. La vision prima che le nomine. Quanto deve entrare nelle aziende? Con quale scopo? Come gestire le grandi partite dalla rete unica a Telecom, dai pagamenti digitali al settore moda / turismo? Quale solidità finanziaria ha oggi CDP?

5. Il tema del risparmio italiano. Non solo PIR e Casse. Come valorizzare questo asset per investimenti in Italia. Evitare in tutti i modi l’aumento delle tasse o peggio ancora la patrimoniale, trovando strumenti per rendere conveniente investire questo risparmio in Italia e non all’estero. I problemi delle banche in Europa e in Italia e la strategia sul credito

6. La politica industriale. Opportunità e problemi dell’automotive dopo la nascita di Stellantis. E segnatamente la filiera dell’acciaio: quale orizzonte, da Brescia a Taranto? Le grandi aziende. Il rilancio delle PMI. Come scommettere sulle piccole realtà. Quale futuro per il 4.0 voluto dai nostri governi e rilanciato in modo non organico adesso.

7. Il made in Italy e l’export, a cominciare dall’agroalimentare. 8. La filiera della difesa, dai rapporti con la Nato fino agli investimenti di Leonardo in Italia e all’estero, la cybersecurity, la ricerca, i progetti Cingolani 9. L’intelligence, i rapporti con gli americani dopo Barr e con la nuova amministrazione, le agenzie. L’autorità delegata.

10. La politica di sicurezza e immigrazione/inclusione. Dopo il superamento dei decreti Salvini quale strategia, dalle nostre periferie fino al Mediterraneo?

11. Politica estera. La relazione con la Cina, il ruolo crescente della Turchia, la nostra presenza assenza in Libia, il futuro dell’Africa, le sfide della Brexit, la diplomazia culturale. Sullo sfondo la nostra amicizia indissolubile con gli Stati Uniti e il ruolo della nuova Casa Bianca. Il nuovo protagonismo italiano in Europa.

12. Lotta evasione fiscale: ha davvero senso spendere così tanto per il cashback come in Portogallo quando il modello italiano funziona meglio con fatturazione elettronica e digitale? Come andare verso una cashless society in modo serio e senza spot.

13. La riforma fiscale e la fiscalità di vantaggio.

14. La famiglia. Il family act pensato alla Leopolda, approvato in Cdm e attuato nella parte dell’assegno universale. Come portare avanti l’intera riforma.

15. Il tema dei diritti e dei doveri. Manca tutta la parte disabilità e sociale su cui Noja / Faraone e molti di IV hanno incalzato in questi mesi trovando un sostanziale muro di gomma.

16. L’economia sociale. Il terzo settore. I motori innovativi di sviluppo. L’economia civile. Come investire su questo settore.

17. La sanità. Una visione strategica della sanità 2030, il MES, l’investimento nella farmaceutica. L’imbuto formativo e le scuole di specializzazione. Il ruolo della medicina territoriale, la sfida della medicina personalizzata. L’innovazione applicata alla salute, dai Big Data alla diagnostica

18. Il decreto semplificazione, il ruolo dei commissari, le critiche di Zingaretti sul punto, le unità di missione su scuola e dissesto idrogeologico da riattivare subito perché hanno prodotto risultati concreti.

19. Il problema della gestione di scuola università e ricerca in questa fase: il bisogno di certezze, di visione e di risorse. La necessità di smetterla con provvedimenti assurdi stile banchi a rotelle. Il piano Amaldi per la ricerca. La scommessa mancata di Human Technopole. Gli asili. La mancanza del tempo pieno al Sud.

20. Il ruolo di cultura e turismo non solo dentro il Recovery ma come volano di sviluppo per l’Italia di domani; la valorizzazione della Rai e non di “Netflix” private; lo Ius Culturae per chi studia in Italia.

21. Una commissione di inchiesta su Covid. Le commissioni bicamerali (fakenews e non solo).

22. COP26, strategia ambientale, gli ecoreati, il ruolo di Eni Enel Snam Saipem. Il ruolo decisivo dell’agricoltura nella transizione ambientale. I green jobs. I rifiuti e l’economia circolare. Una visione realmente valoriale della risorsa acqua.

23. L’innovazione e PA. Il progetto IO originariamente pensato come motore di cambiamento di tutta la PA. Il 5G. IoT, Big Data, Artificial Intelligence. La robotica e l’impatto sul lavoro.

24. La giustizia. Una svolta garantista contro il giustizialismo. Il tema posto da Bettini della separazione delle carriere. La prescrizione. La lotta contro la corruzione e il ruolo di ANAC. Le carceri. La lite temeraria

25. Le politiche dello sport ma soprattutto il rischio che il CIO tolga la bandiera al CONI

26. Il Recovery Plan, la sua governance, le novità che stiamo aspettando di leggere dopo le critiche. La necessità di ringraziare Italia Viva per aver aperto questo dibattito. Noi pensiamo a un Paese che tra dieci anni sia leader mondiale nella valorizzazione del capitale umano tenendo insieme cultura educazione ricerca e innovazione. Non a un elenco di progetti scollegati

27. Il rispetto del Parlamento nelle forme e nella sostanza. Tutto come indicato dal discorso parlamentare del senatore Zanda nell’approvazione del Bilancio 2021 durante la conferenza stampa di Conte e Casalino a Palazzo Madama. La riforma dei regolamenti parlamentari dopo il referendum

28. Riforme istituzionali, costituzionali (revisione titolo V e superamento bicameralismo), legge elettorale.

29. Le nomine rimaste sospese per le quali il tavolo è bloccato da mesi (IV ha rinunciato alle nomine a differenza di altri, come si è visto sulla vicenda Consap). Nomine istituzionali.

30. Elezioni amministrative a cominciare da Roma Milano Napoli Torino Trieste Bologna. Suppletive Siena. Regionali Calabria

Come già si anticipava, il documento dei 30 punti di Matteo Renzi si chiude con le seguenti domande: “La vera questione diventa:

• Con chi si scrive un accordo serio? Chi garantisce che gli impegni si mantengano?

• In che tempi si può chiudere un accordo su questi temi? Italia Viva è pronta da mesi. Ma gli altri? Ci sono interlocutori affidabili o si preferisce lo stallo?

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