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La crisi in Puglia: occupato 1 letto su 2 e senza vaccini

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In Puglia il 49% dei posti letto delle rianimazioni è occupato da pazienti Covid contro una media nazionale del 36%. E, come se tutto ciò non bastasse, la Regione rischia di esaurire le fialette antivirus e dover interrompere il piano vaccinale

Si aggrava la situazione sanitaria in Puglia, dato che la percentuale di occupazione di posti letto nelle terapie intensive è in costante e preoccupante aumento e tocca ora un nuovo picco: il 49% dei posti letto delle rianimazioni è occupato da pazienti Covid. La media italiana attuale è del 36%. Anche nei reparti di Malattie infettive e Pneumologia si registra ancora un tasso di occupazione molto elevato, pari al 50%, sopra di dieci punti rispetto alla ‘soglia critica’ indicata dal ministero della Salute. È quanto riportato nel monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).

LA SITUAZIONE DEI VACCINI IN PUGLIA

Come se tutto ciò non bastasse a rendere particolarmente fosca la situazione, secondo quanto emerge dai dati del ministero della Salute aggiornati a questa mattina alle 6, la Regione ha a disposizione ormai meno di 8mila dosi del vaccino Moderna e circa 37mila di Pfizer. Mercoledì è prevista una nuova consegna ma ieri il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha scritto al commissario Francesco Paolo Figliuolo per chiedere di anticipare la distribuzione.

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Il rischio, infatti, è che la Puglia sino a mercoledì pomeriggio possa restare senza vaccini Pfizer e Moderna e debba bloccare la campagna vaccinale. Anche le dosi AstraZeneca iniziano a scarseggiare, ne sono rimaste circa 43mila. Tutto questo accadrebbe mentre il virus galoppa nel territorio.

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