Sul capitolo migranti si riaccende lo scontro tra toghe e governo, dopo le nuove pronunce…
La vicinanza tra Renzi (e Terzo Polo) e Giorgia Meloni
Il terzo polo è all’opposizione, ma diversi sono gli indizi di un’apertura di Renzi e Calenda verso Giorgia Meloni
Nonostante il no alla fiducia al Governo, il Terzo Polo sembra essere sempre più vicino a Giorgia Meloni. Se nei giorni scorsi Carlo Calenda si è lasciato andare su Twitter a commenti positivi verso la Premier, annunciando di fare “un’opposizione costruttiva”, al Senato Matteo Renzi ha fatto intendere che il Partito da lui guidato apre alle riforme Costituzionali.
Andiamo per gradi.
Le parole di Matteo Renzi
“Se la maggioranza vorrà sfidarci sull’elezione diretta del presidente del consiglio, quello che noi abbiamo chiamato il sindaco di Italia, noi ci saremo. Il punto fondamentale è che se c’è un’apertura sulle riforme costituzionali un no a prescindere è sbagliato”, ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nelle dichiarazioni di voto alla fiducia al governo, al Senato.
Le dichiarazioni, lasciano intendere anche disponibilità su altro nonostante “Il gruppo di Azione e IV” abbia votato “no alla fiducia al governo Meloni per le ragioni che hanno ben argomentato i colleghi che mi hanno preceduto”, ha precisato Renzi.
Gli applausi del Terzo Polo a Meloni su Scarpinato
A dire il vero Giorgia Meloni ha anche raccolto gli applausi del Terzo Polo in occasione della replica della Premier a Scarpinato.
L’ex procuratore di Palermo ha accusato Giorgia Meloni di aver chiesto la cancellazione del reato di tortura. “Non bastano né le prese di distanze dal fascismo, né la neo condiscendenza del presidente La Russa nel dichiarare chiusi i ponti con il passato per instaurare una nuova fase di riconciliazione nazionale”, ha detto l’ex magistrato, aggiungendo che questa “sarà possibile solo quando ci sarà verità sulle stragi del neofascismo e verranno esclusi dal vostro Pantheon taluni personaggi”.
“Al senatore Scarpinato dovrei dire che mi dovrei stupire di un approccio così smaccatamente ideologico. Ma mi stupisce fino a un certo punto perchè
l’effetto transfert che lei ha fatto tra neofascismo, stragi e sostenitori del presidenzialismo è emblematico del teorema di parte della magistratura, a cominciare dal depistaggio e dal primo giudizio sulla strage di via d’Amelio. E questo è tutto quello che ho da dire”, ha detto Meloni in occasione della replica.
I tweet di Calenda
E nei giorni scorsi, anche Calenda ha aperto a Meloni. Almeno ha difeso, in parte quanto fatto e deciso dalla Premier.
Ecco i tweet più interessanti.
Il merito è l’unico antidoto a una società classista o a una società appiattita sull’ignoranza. Come realizzare il merito in modo giusto è un dibattito difficile e interessante, rifiutarne il principio è assurdo e antistorico. Questa presa di posizione di Landini è incredibile. pic.twitter.com/PirTjPtimo
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 24, 2022
In nessun paese del mondo il segretario del principale sindacato si dichiarerebbe contro il merito come principio. Questa posizione ideologica spiega perché la CGIL è stata spesso negli ultimi anni un freno alla modernizzazione del paese. Spero che CISL e UIL prendano le distanze
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 24, 2022
Cingolani fa benissimo a dare una mano e Meloni ha fatto altrettanto bene a chiederglielo. In una democrazia matura nessuno si sognerebbe di fare una polemica su questo.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 24, 2022
Condivido. Ed è anche un Churchilliano. https://t.co/VUwRzuoFxO
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 21, 2022
Auguri a @GiorgiaMeloni. Avere una Presidente del Consiglio donna che si è battuta con coraggio per arrivare a Palazzo Chigi con le sue sole forze è comunque un grande cambiamento per l’Italia. Saremo all’opposizione. Ma le auguriamo di avere successo per l’Italia.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 21, 2022