I partiti sono al lavoro per completare le nomine nel sottogoverno. Tra viceministri e sottosegretari sono 31 le caselle da riempire.
I primi passi della nuova legislatura sono stati caratterizzati dal braccio di ferro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi per le nomine all’interno del Governo, tanto che Forza Italia ha manifestato il suo disappunto non votando il presidente del Senato Ignazio La Russa. Ora si apre la partita del sottogoverno: 31 poltrone tra viceministri e sottosegretari. Tre di questi dovrebbero andare a ‘Noi moderati’, partito che fa parte della maggioranza e che non ha espresso ministri ma anche il partito di Berlusconi, così come il Carroccio, sta lavorando per ottenere nomine di peso.
Le richieste non accontentate degli alleati
Tra le richieste non esaudite degli azzurri c’erano il Ministero della giustizia e un ruolo nel governo per la fidata Licia Ronzulli. La Lega, invece, pur avendo ottenuto la presidenza della Camera dei Deputati, ha dovuto rinunciare al Ministero dell’Interno, sogno irrealizzato di Matteo Salvini che si è dovuto “accontentare”, del Ministero delle Infrastrutture.
La composizione del Governo: FdI doppia Lega e FI
Tali dinamiche hanno reso evidente la differenza di peso tra le forze politiche della maggioranza. Fratelli d’Italia, infatti, vanta all’interno del governo tanti ministri quanti Lega e Forza Italia messi insieme: cinque per Lega e Forza Italia e nove (più la Presidente del Consiglio) per Fratelli d’Italia. Tale suddivisione “penalizza” il Carroccio che in Parlamento ha un maggior numero di esponenti rispetto al partito di Silvio Berlusconi. Lo scarto di voti ottenuti tra Lega e Fi, però, è davvero esiguo minimo.
La riscossa di Forza Italia per il sottogoverno
Berlusconi, dunque, è pronto a presentare una lista di nomi da inserire nel sottogoverno come viceministri e sottosegretari. Come scrive il Corriere della Sera tra i profili sui quali punta il Cavaliere c’è quello di Francesco Paolo Sisto, per il quale caldeggia la riconferma a sottosegretario alla Giustizia. Per lui resta in ballo anche l’ipotesi di vicepresidente del Csm. Tra i desiderata del capo di Forza Italia c’è un posto alla Farnesina per il fidatissimo Valentino Valentini, che non è riuscito a farsi eleggere Parlamento. Berlusconi, inoltre, vorrebbe per Francesco Battistoni la delega all’editoria e per l’ex capogruppo azzurro Paolo Barelli il ruolo di viceministro dell’Interno, per Debora Bergamini o Gregorio Fontana un ruolo al ministero dei Rapporti con il Parlamento, mentre per Matilde Siracusano una nomina al ministero del Sud.
Le richieste della Lega per il sottogoverno
Anche il Carroccio vuole partecipare alla distribuzione delle cariche di viceministri e sottosegretari. Tra le richieste di Matteo Salvini ci sono le nomine di Edoardo Rixi alle Infrastrutture, Claudio Durigon al ministero del Lavoro e Nicola Molteni al Viminale. Nella lista di Salvini lista ci sarebbe inoltre l’ex sottosegretario all’Economia Federico Freni: l’intenzione potrebbe essere quella di riproporlo per la stessa casella. Il “Capitano” vedrebbe bene Armando Siri al Mise, Massimo Bitonci all’Economia e il siciliano Nino Minardo, come viceministro dell’Agricoltura, ma quel posto è conteso anche da Lorenzo Cesa (Udc) da forzista Francesco Battistoni.
Il sottogoverno di Fratelli d’Italia
Anche il partito di Giorgia Meloni ambisce a completare la squadra governativa con nomine nel sottogoverno. La Premier vorrebbe Maurizio Leo come viceministro all’Economia e Giulio Tremonti, per molto tempo in predicato di diventare ministro dell’Economia, alla presidenza della commissione Bilancio della Camera. Al ministero della Salute dovrebbe andare Marcello Gemmato, deputato e responsabile Sanità del partito, l’ex questore Edmondo Cirielli dovrebbe essere il nuovo sottosegretario alla Difesa o all’Interno. Ad affiancare Francesco Lollobrigida al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare dovrebbero esserci i senatori Patrizio La Pietra e Luca De Carlo.
Lupi chiede un riconoscimento anche per Noi Moderati
“Mi aspetto che per Noi moderati, in grado di esprimere più competenze, ci sia una chiamata per ruoli di sottosegretario”. A dirlo è Maurizio Lupi, rimasto fuori da Palazzo Chigi e che potrebbe piazzare Alessandro Colucci all’Economia e Andrea Costa al ministero della Salute.