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Massimo Sarmi si candida ad Asstel
Massimo Sarmi ha comunicato la propria autocandidatura per Asstel e le linee programmatiche per il periodo 2021-2023
Massimo Sarmi, numero 1 di FiberCop dalla fine dello scorso novembre, si candida alla presidenza di Asstel, l’Associazione di categoria afferente al sistema di Confindustria che rappresenta la filiera delle telecomunicazioni. Da quanto apprende Policy Maker avendo ottenuto il 20% di voti assembleari, può andare al voto di designazione del Consiglio generale. Tra i sostenitori di Massimo Sarmi anche i cinesi di Huawei.
CHI È MASSIMO SARMI
Classe 1948, Massimo Sarmi ha studiato Ingegneria elettronica presso l’Università La Sapienza di Roma, in seguito si è specializzato in elettronica applicata alle telecomunicazioni all’Istituto Galileo Ferraris di Torino. Negli anni 90 entra in SIP e si occupa dello sviluppo dei servizi di telefonia mobile. Nel 1995 diventa il primo direttore generale della neonata TIM, per poi, nel 1998 tornare in Telecom Italia sempre nel ruolo di dg.
Cambia casacca nel 2000 per diventare amministratore delegato e direttore generale di Siemens. Quindi, nel 2002 entra in Poste Italiane come ad: sarà colui che riesce a chiudere il primo bilancio in utile della storia di Poste. Riconfermato come amministratore delegato del Gruppo per tre volte fino al 2014, si trasferisce nella società concessionaria Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A.
Dal novembre scorso è numero 1 della neonata FiberCop, che ha un ruolo centrale nel progetto di digitalizzazione del Paese, di cui Tim detiene il 58%, Kkr Infrastructure il 37,5% e Fastweb il 4,5%. La società è stata studiata per offrire servizi d’accesso passivi della rete secondaria in rame e fibra a tutti gli operatori del mercato, con l’obiettivo di completare i piani di copertura in fibra nelle aree nere e grigie del Paese e accelerare l’adozione dei servizi Ultrabroadband (Ubb).