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Meloni calcolatrice, Schlein snob. Le due leader a confronto

MELONI SCHLEIN DONNA

Dalle 800 interviste realizzate da Swg tra l’8 e il 10 marzo emerge “l’esigenza di non concentrarsi sul loro essere donna”

“Un giorno all’improvviso” l’Italia si è ritrovata ad avere due donne leader dei maggiori partiti nazionali. Una a destra, nominata premier dopo la storica vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni del 25 settembre 2022 e rompendo così uno dei tanti tetti di cristallo del Belpaese. L’altra a sinistra, ergendosi alla guida del Partito Democratico in virtù della vittoria nelle primarie svoltesi nei gazebo il 12 e 13 febbraio.

Un sondaggio di Swg ha messo faccia a faccia Giorgia Meloni e Elly Schlein. Ecco cosa è emerso dalle interviste.

QUANTO (NON) CONTA ESSERE DONNA ANZICHÉ UOMO

Chiedendo che cosa significa questo traguardo raggiunto dalle due protagoniste, gli 800 intervistati hanno risposto per quasi il 40% (38) che “non si dovrebbe dare peso al fatto che siano due donne (ai vertici della politica italiana, ndr) ma che siano due leader competenti”. Non bisogna, quindi, strumentalizzare questa posizione.

Al 35% corrispondono le risposte di chi ritiene questa situazione “un passo importante verso l’inclusione femminile nei ruoli di leadership e comando”.

Tenendo conto del fatto che erano possibili più risposte, il 21% ritiene che Meloni-Schlein ai vertici politici sia “un esempio e modello”, un 20% pensa che “incide poco” mentre un altro 20% lo ritiene “il segnale che la politica italiana sta realmente cambiando”.

CHE POLITICA E’ GIORGIA MELONI

Passando ai caratteri personali, Giorgia Meloni emerge come una leader calcolatrice, autoritaria e più divisiva rispetto a Elly Schlein. Ma anche più coraggiosa, autorevole e affidabile.

La sua forza sta nella comunicazione: “parla in modo semplice”, “rappresenta il passato”, è più competente della sua rivale, più estremista e meno inconsistente.

Dal punto di vista programmatico, Giorgia Meloni va forte sulla posizione euro-atlantista assunta in merito al conflitto russo-ucraino e che ha spazzato via i timori iniziali tanto interni quanto internazionali. La sua politica estera si è posta subito sulla scia di quella dell’esecutivo precedente, guidato da Mario Draghi. Non solo sulla guerra ma anche, per esempio, sulle relazioni da instaurare per la cooperazione energetica anti-moscovita. Anche la cautela assunta in materia economica (lavoro e sviluppo) per ora sembra premiare la presidente del Consiglio.

CHE POLITICA E’ ELLY SCHLEIN

Di contro, Elly Schlein viene giudicata come leader empatia ma anche snob, rassicurante quasi quanto Meloni ma molto meno furba di lei.

I non elettori del Pd la osservano come una donna politica che può rappresentare il cambiamento, più della presidente di FdI. Meno competente di Meloni, Schlein è vista come meno estremista e più distante dai poteri forti.

Sui temi, non convince la sua posizione sulla guerra russo-ucraina (anche se difficilmente tradirà l’atlantismo storico del Pd, continua però a ribadire le necessità del negoziato verso la pace). Punta forte sui diritti civili, Elly Schlein convince più di Meloni anche sull’immigrazione e sull’ambiente. Meno, invece, sui temi economici e in politica estera.

 

 

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