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Mercatus, l’iniziativa di Capezzone per vincolare i politici a non aumentare le tasse
Difficile per un politico resistere alla tentazione di sottrarsi alla pubblicità di un simile vincolo. Da Mercatus promettono: “Daremo conto delle adesioni, e naturalmente vigileremo sul rispetto dell’impegno da parte dei firmatari”
“Io sottoscritto/a…eletto/a presso…(oppure candidato/a a…) mi impegno a non votare provvedimenti e norme che comportino aumenti di imposte, tasse e tributi”. Un impegno “ex-ante” in cui i politici dichiarano che non alzeranno le tasse. E’ la prima iniziativa di Mercatus, Istituto di cultura, ricerca e formazione (qui il sito).
COS’È L’INIZIATIVA ANTI-TASSE DI MERCATUS?
Promosso da Daniele Capezzone, Barbara Boschetti, Gabriele Fava, Lorenzo Montanari, Federico Punzi, l’istituto farà parlare di sé soprattutto per questo contratto che vincolerà i politici alla propria parola. I politici, si sa, non amano troppo i vincoli, tanto meno che si faccia notare loro che agiscono in difformità rispetto quanto precedentemente dichiarato (oggigiorno con la logorrea dei social è sufficiente prendere due tweet del medesimo esponente a 24 ore di distanza per osservare che si è già contraddetto).
Difficilmente, però, ci saranno politici che non vorranno aderire al solenne impegno di non aumentare le tasse. Perché quella promessa va bene per tutti i partiti e tutte le stagioni, tanto più in tempo di crisi. E qui entra in gioco Mercatus, appunto: “Daremo conto delle adesioni, e naturalmente vigileremo sul rispetto dell’impegno da parte dei firmatari”, promettono dall’Istituto fresco di costituzione. “L’impegno principale è quello di non approvare mai aumenti di tasse. È naturalmente incoraggiato un ulteriore impegno a promuovere a livello nazionale consistenti riduzioni di imposizione fiscale e tributaria, e a tendere a livello regionale e locale all’azzeramento nel tempo delle imposizioni addizionali”.