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Mps Mediobanca

Mps-Mediobanca: chi sono i protagonisti e quali gli intrecci tra gli azionisti

Banchieri e imprenditori ancora al centro della finanza italiana, occhi puntati su scena e retroscena dell’operazione tra Mps e Mediobanca

L’operazione (o duello) in corso tra Monte dei Paschi di Siena e Mediobanca non coinvolge solo due storiche istituzioni bancarie italiane, ma anche alcune delle figure più influenti della finanza e dell’imprenditoria del Paese. Luigi Lovaglio, Alberto Nagel, Francesco Gaetano Caltagirone e Francesco Milleri sono i protagonisti di una sfida che intreccia interessi bancari, industriali e assicurativi, includendo anche Generali. Ecco un profilo dei principali attori in campo.

LUIGI LOVAGLIO, IL VETERANO DI MPS

Classe 1954, nato a Potenza, Lovaglio è l’amministratore delegato di Monte dei Paschi dal 2022. Dopo un lungo percorso in Unicredit, dove è stato protagonista dell’espansione nell’Europa dell’Est, Lovaglio ha guidato istituti bancari in Bulgaria, Polonia e Italia. Tra i suoi successi più recenti, il risanamento di Mps attraverso un piano industriale con un aumento di capitale da 2,5 miliardi, che ha segnato un nuovo capitolo nella storia della banca senese.

ALBERTO NAGEL, IL CUSTODE DI MEDIOBANCA

A capo di Mediobanca dal 2007, Alberto Nagel rappresenta la continuità e l’innovazione della storica banca d’affari. Entrato in Piazzetta Cuccia nel 1991, Nagel ha guidato l’istituto attraverso importanti trasformazioni, facendolo diventare un attore di primo piano nel wealth management con marchi come CheBanca! e Mediobanca Premier. Oggi si trova a difendere la posizione della banca in un contesto finanziario sempre più competitivo.

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE, L’IMPRENDITORE POLIEDRICO

Romano, classe 1943, Francesco Gaetano Caltagirone è uno degli imprenditori più influenti d’Italia. Con interessi che spaziano dall’immobiliare alla finanza fino all’editoria (proprietario tra l’altro anche del Messaggero, Mattino, Il Gazzettino), è stato vicepresidente di Generali dal 2010 al 2022 e mantiene una quota significativa sia in Mediobanca (5,5%) che in Mps (5,03%). I suoi figli sono attivamente coinvolti nelle attività del gruppo, consolidando il controllo famigliare su un impero diversificato.

FRANCESCO MILLERI, L’EREDE DI DEL VECCHIO

Presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, Francesco Milleri è anche alla guida di Delfin, la holding che controlla il 19,81% di Mediobanca e il 9,93% di Generali. Fidato collaboratore del fondatore Leonardo Del Vecchio, Milleri ha contribuito a consolidare il ruolo di Delfin come primo azionista di Mediobanca, garantendo continuità strategica dopo la scomparsa di Del Vecchio.

GLI INTRECCI TRA AZIONISTI E STRATEGIE FINANZIARIE

La struttura azionaria di Mps e Mediobanca riflette una complessa rete di interessi. Il Ministero dell’Economia rimane il principale azionista di Mps con l’11,7%, seguito da Delfin (9,78%) e dal gruppo Caltagirone (5,03%). In Mediobanca, Delfin è il maggiore azionista con il 19,81%, seguito da Caltagirone (5,5%) e BlackRock (4,23%). Mediobanca detiene, a sua volta, il 13,10% di Generali, di cui Delfin e il gruppo Caltagirone sono rispettivamente il secondo e il terzo azionista.

L’intreccio tra le partecipazioni azionarie evidenzia un risiko bancario sempre più articolato. L’offerta di scambio totalitaria di Mps su Mediobanca potrebbe ridisegnare gli equilibri della finanza italiana, coinvolgendo anche altri attori come Banco Bpm e Unicredit.

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