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Nomine Rai, perché la Soldi ha tirato le orecchie a Sergio in Vigilanza

Rai Soldi Sergio

Marinella Soldi: “Nelle nomine ai Tg strappo grave a policy sul gender gap”, Roberto Sergio si difende: “Mio staff tutto al femminile. Conta la tendenza”. Poi in serata l’Azienda precisa… Che è successo in Commissione Vigilanza con il nuovo board della Rai?

“Mi conoscete e sapete… Abbiamo ottenuto in Azienda una significativa riduzione del gender gap sia in termini di carriere sia di retribuzioni nel 2022”. Così ha esordito la presidente Rai Marinella Soldi nell’audizione di stamane in commissione di Vigilanza, prima di bacchettare l’ad Rai, Roberto Sergio, seduto al suo fianco.

“Uno sforzo sulla riduzione del gender gap – ha precisato – che purtroppo non è stato fatto in occasione delle ultime nomine, in particolare per quelle alle Testate giornalistiche tutte al maschile. Uno strappo grave alle policy di genere aziendali ratificate proprio dal cda un anno fa”.

LA NUOVA RAI

E in effetti nel cda del 25 maggio scorso – con il voto contrario della Soldi – tutte le nomine alle Testate giornalistiche sono state al maschile: Gian Marco Chiocci (Tg1); Antonio Preziosi (Tg2), Giuseppe Carboni (Rai Parlamento), Francesco Pionati (Giornale Radio e Radio1) e Jacopo Volpi (RaiSport). Eppure solo due giorni prima, parlando con La Stampa, la presidente aveva avvertito Sergio: “La Rai è un’azienda straordinaria, con delle potenzialità stupende. Mi auguro che nelle prossime nomine le policy per la parità di genere siano applicate sia nell’azienda sia sullo schermo”.

Concetti già espressi ad aprile alla firma del protocollo “No Women No Panel – Senza donne non se ne parla”, sottoscritto a Bologna dalla Rai, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Città metropolitana di Bologna e dall’Università degli Studi Alma Studiorum. “La parità di genere – aveva ribadito – è un pilastro fondamentale dello sviluppo sostenibile che vogliamo contribuire a realizzare”.

“Come media, e noi del Servizio Pubblico in primis abbiamo la grande responsabilità di fornire ai giovani, e soprattutto alle giovani, modelli di ruolo femminili che siano di esempio e di ispirazione, per superare gli stereotipi: se lo vedi diventa possibile”. Insomma che l’argomento del gender gap le stesse parecchio a cuore non l’ha mai nascosto…

MARINELLA SOLDI HA TIRATO LE ORECCHIE A ROBERTO SERGIO?

Una tiratina d’orecchie per Sergio che prontamente ha messo le mani avanti. “La parità di genere è un tema caro alla presidente Soldi ma anche a me. Ciò che conta – ha spiegato lui che ha uno staff tutto al femminile – è la tendenza e il passo per ridurre il gap. Su entrambi i fronti sono stati fatti significativi avanzamenti e progressi e posso assicurare che ulteriori avanzamenti verranno operati nelle nomine che a breve completeranno la squadra di vertice, sia nelle direzioni editoriali che in quelle di staff”. Quindi, sempre in merito a quali sono stati (e saranno) i criteri delle nomine, Sergio ha elencato: “Competenza e capacità manageriale, salvaguardando il pluralismo”.

LA PRECISAZIONE DELLA RAI IN SERATA

Poi in serata l’Azienda ha voluto precisare: “Superare il gender gap e garantire una presenza femminile paritaria: è un obiettivo che vede già i primi risultati nelle scelte della nuova governance Rai per quel rilancio dell’azienda che è la priorità dei nuovi vertici.  Un’attenzione che si è concretizzata – si legge – con la presenza di quattro direttrici donne nelle Direzioni per l’Offerta Informativa, Radio 2, Infrastrutture immobiliari e Safety and Security, alle quali si aggiungono le conferme per ruoli chiavi come quelli delle Direzioni Fiction e Cultura. E altrettanto significativa – e costituisce una novità assoluta – la nomina al femminile della responsabile dello Staff dell’Amministratore delegato. Consistente, inoltre, la presenza delle donne nei Cda di Rai Com, con una presidenza femminile, e Rai Cinema. Per Rai, queste nomine sono un primo passo – conclude la nota di Viale Mazzini – verso un’equa distribuzione delle responsabilità e delle cariche, sempre legate a professionalità e qualità”. Ora il pensiero in Azienda corre veloce al prossimo valzer di caporedattori e vicedirettori…

 

– Leggi anche: Chi è Paolo Corsini il nuovo responsabile dell’approfondimento Rai che strizza l’occhio alla destra

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