skip to Main Content

Nuovo gruppo ex M5S al Senato, Costituzione Ambiente Lavoro

Costituzione Ambiente Lavoro

Si frastaglia ulteriormente la situazione tra i Grandi Elettori, nasce infatti il gruppo di Lannutti, che farà di tutto per sbarrare la strada verso il Colle a Draghi

Costituzione Ambiente Lavoro. Dovrebbe essere questo il nome del gruppo al Senato che si sta coagulando attorno alla figura di Elio Lannutti, ex Italia dei Valori, tra i 5S più intransigenti, cacciato per non aver votato la fiducia al governo Draghi e ora  nella componente di Italia dei valori del gruppo Misto di Palazzo Madama.

E dato che al momento la questione che tiene banco è una sola, ovvero l’elezione del Capo dello Stato, è facile ipotizzare che la neonata formazione si collochi tra gli anti-draghiani e tra i filomattarelliani, non disdegnando, comunque, accordi sul centrodestra su altri nomi, a iniziare da quello della Casellati.

 

Al centro di Costituzione Ambiente Lavoro uno dei politici più esuberanti dell’attuale legislatura, fondatore dell’associazione Adusbef per la tutela di consumatori e risparmiatori (di cui è presidente dalla sua costituzione, nel 1987), ex impiegato al Banco di Roma ed ex sindacalista (di bancari).

Lannutti, arrivato in Parlamento nelle file dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro nel 2008 aveva lasciato il gruppo parlamentare appena 4 anni dopo in dissenso con l’ex magistrato di Mani Pulite, quindi, nel 2014 si era iscritto al Movimento 5 Stelle, per poi esserne cacciato non condividendone l’appoggio a Draghi. Infine, il tentativo di rifondare l’IdV come costola del Misto dopo l’espulsione dai 5 Stelle.

Finisce spesso sui quotidiani per i suoi interventi social sopra le righe: dopo la condivisione di un post antisemita sui Protocolli dei Savi di Sion, l’ex senatore del M5s aveva scritto su Facebook: “L’offerta della Merkel, sant’Angela Patrona d’Europa? Su la testa: abbiamo subito fin troppo i diktat dei nipotini di Hitler e degli stati canaglia suoi complici!”, salvo poi sostituire la frase “diktat dei nipotini di Hitler”, con “diktat della Germania”.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top