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Perché Di Maio ha ancora la scorta?

Di Maio

Ieri Luigi Di Maio era a Roma (in Via Veneto) con scorta ed auto blu…

Ore 17.15 circa di venerdì 11 novembre, all’imbrunire, all’angolo tra Via Sicilia e Via Veneto un auto di scorta con due agenti e paletta ministeriale attende un uomo, ed ecco spuntare Luigi Di Maio accompagnato da un signore non meglio identificato col quale scherza, e si saluta prima di entrare nell’auto rigorosamente grigio scura di servizio. Se tutto ciò fosse accaduto solo due mesi fa, non ci sarebbe stato nulla da obiettare, ma a distanza di quasi due mesi dalle elezioni politiche,  l’ex leader grillino di Impegno Civico a che titolo conserva il diritto di usufruire dell’auto blu?

È davvero bizzarro come chi ha costruito nel passato la propria carriera politico istituzionale sull’antipolitica oggi sfrutti tutti i migliori mezzi che aveva contrastato per vivere come la casta che ha tanto combattuto, a parole.

Tra l’altro, e questo risulta ancora più grave, Luigi Di Maio ha annunciato di aver lasciato il movimento che aveva fondato con Bruno Tabacci, Impegno Civico, dopo la disastrosa avventura delle elezioni politiche del 25 settembre, la dove non è arrivato ad ottenere neanche un punto percentuale pieno.

Nelle scorse settimane correva voce che Di Maio avrebbe voluto intraprendere la carriera del consulente-lobbista, nello scorse ore, però, è emerso  che l’ex ministro Luigi Di Maio è in lizza per diventare a breve Inviato Speciale Ue per la regione del Golfo Persico, con la benedizione anche di Mario Draghi. Con lui ci sono altri tre candidati in corsa: Dimitris Avramopoulos (ex commissario europeo), Markos Kiprianos (ex ministro degli Esteri di Cipro) e uno slovacco che ha ricoperto il suo stesso ruolo. La sua, attualmente, è solo una candidatura.

E allora la domanda si fa ancora più pressante: che ci faceva Di Maio a Via Veneto con l’auto blu?

 

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