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Perché il governo Draghi litiga con l’UE sulla plastica
Al bando piatti, posate, cannucce, contenitori in polistirolo, cotton fioc e tutti i prodotti in plastica monouso. Perché la direttiva europea SUP non piace a molti in Italia?
La direttiva Ue 904, nota come SUP (Single Use Plastic) o anche “salvamare”, prevede che entro il 3 luglio gli Stati membri vietino la plastica monouso. La normativa, però, preoccupa e fa arrabbiare diversi esponenti del governo Draghi, che temono per l’impatto che il provvedimento avrà sull’economia.
L’Italia aveva recepito e approvato a larga maggioranza la direttiva lo scorso 20 aprile, tuttavia Bruxelles ha aggiunto solo in un secondo momento alcune linee guida che mettono al bando anche alcuni prodotti monouso che prima non figuravano.
COSA HA DETTO GIORGETTI
Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, in un recente incontro con il commissario europeo per gli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni, non ha nascosto la sua inquietudine: “Riguardo alla transizione ecologica è importante sottolineare che è giusto andare in quella direzione, ma tenendo conto anche del prezzo che si paga in termini di posti di lavoro persi”.
“Chiediamo la riserva sulla direttiva #SUP sulle plastiche monouso, perché la transizione green deve tener conto anche dell’occupazione” ministro Giorgetti al termine dell’incontro con il commissario @PaoloGentiloni. pic.twitter.com/itFZqNVuBg
— MISE (@MISE_GOV) May 27, 2021
Dallo stesso dicastero guidato da Giorgetti è circolata una nota in cui si ribadisce che: “La consapevolezza ambientale, progetto condivisibile e obiettivo da perseguire non può ignorare le conseguenze di un approccio ideologico che penalizza le industrie italiane lasciando sul terreno morti e feriti in termini di fallimenti aziendali e disoccupazione”.
COSA HA DETTO CINGOLANI
Il ministro alla Transizione ecologica, protagonista assoluto della questione, Roberto Cingolani ha addirittura definito “assurda” la direttiva SUP e sottolineato le contraddizioni dell’Ue: “L’Europa ha dato una definizione di plastica stranissima, solo quella riciclabile. Tutte le altre, anche se sono biodegradabili o sono additivate di qualcosa, non vanno bene. Ma nello stesso tempo – ha aggiunto Cingolani – la Ue sta finanziando grandi progetti europei per sviluppare plastiche biodegradabili”.
COSA NE PENSA CONFINDUSTRIA
Come scrive Il Sole24Ore, l’industria italiana è in allarme perché è leader in Europa nel produrre oggetti in plastica ma anche in carta politenata e plastica biodegradabile e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi con un tweet ha lanciato lo stesso allarme di Giorgetti:
Le linee guida UE su Direttiva SUP chiudono di fatto un intero settore industriale. Non vedo reazione decisa e coesa da politica, sindacati, imprese. Sembra non interessi il futuro dei lavoratori del settore del packaging, eccellenza italiana nel mondo ! #IlCoraggiodelFuturo pic.twitter.com/3oQGWTIjg4
— Carlo Bonomi (@CarloBonomi_) June 1, 2021