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Perché la proroga del blocco licenziamenti indispettisce Assolombarda

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La proroga del blocco dei licenziamenti contenuta nel Sostegni bis coglie di sorpresa, Assolombarda: “Servono chiarezza, certezze e un interlocutore affidabile per pianificare investimenti di medio e lungo termine”

Come Policy Maker aveva già sottolineato appena aveva ricevuto l’ultima bozza del decreto Sostegni bis, una delle più grandi novità della misura riguarda l’ulteriore proroga del blocco dei licenziamenti, proroga che ha indispettito i rappresentanti del mondo dell’industria, a iniziare da Assolombarda. Ma andiamo con ordine.

Il termine precedente, fissato dal dl Sostegni #1 al 30 giugno 2021, viene dunque nuovamente allungato. La misura, svelano i retroscena, è stata fortemente voluta dal PD e, in particolar modo, da ministro del Lavoro Andrea Orlando, che in conferenza stampa l’ha presentata così: “Nel decreto c’è una risposta alla preoccupazione che la ripresa ordinaria dell’attività economica possa produrre effetti collaterali sull’occupazione e ci sono una serie di strumenti che mirano a contenere questi effetti negativi – ha dichiarato ai giornalisti -. La ratio è quella di aiutare la ristrutturazione, la riorganizzazione delle imprese, salvaguardando quanto più possibile i livelli occupazionali”.

A livello politico, apprende Policy Maker, la proposta del PD era stata subito appoggiata con convinzione sia da Forza Italia sia dalla Lega, che certo non vogliono vedere aumentare la disoccupazione mentre sono al governo. Tuttavia, vista la riluttanza degli industriali, platea cui Matteo Salvini tende da sempre, a favore di telecamera i leghisti si sono subito detti favorevoli a una modifica in sede di conversione in legge. Insomma, il dl Sostegni bis rischia di essere bombardato dagli emendamenti nel passaggio alle Camere.

Sebbene l’ulteriore (e pare davvero ultima) proroga del blocco dei licenziamenti al 28 agosto 2021 avrà limiti ben precisi (vale per le imprese che – entro giugno – ricorreranno alla Cassa integrazione Covid), la novità non è affatto piaciuta al mondo degli industriali.  “Siamo rimasti particolarmente sorpresi dalla proroga del blocco dei licenziamenti inserita nel nuovo decreto Sostegni Bis – ha sottolineato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -, in netta contraddizione con quanto dichiarato dallo stesso Ministro Orlando pochi giorni fa. Anche in occasione della sua visita, lo scorso lunedì, in Assolombarda, quando avevamo condiviso il termine del 30 giugno per consentire alle aziende di ripartire ora che la situazione sanitaria è in grande miglioramento, grazie anche alla campagna vaccinale”.

Per il numero 1 di Assolombarda, Corporate Advisor di Chart Industries, Inc.: “Si pone di nuovo un tema di metodo, sia in termini di coerenza rispetto alle norme e sia in termini di relazione con le parti sociali. Infatti, lo continuiamo a ripetere, alle imprese servono chiarezza, maggiori certezze e un interlocutore affidabile per poter pianificare investimenti di medio e lungo termine. Inoltre, è fondamentale ed auspicabile che prima di deliberare provvedimenti così impattanti ci sia un coinvolgimento e un confronto con imprese e sindacato”.

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