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Quanto manca all’ok dell’Ema per il vaccino Johnson&Johnson?

Ema Vaccino Johnson Johnson

Potrebbe essere vicina l’autorizzazione del quarto vaccino da parte dell’Ema. Dopo l’ok a Pfizer, Moderna e AstraZeneca ora si attende il via libera per lo statunitense Johnson&Johnson. Quanto manca al giorno decisivo?

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) convocherà l’11 marzo una sessione straordinaria del suo comitato per i medicinali per uso umano. In una nota, l’Agenzia ha fatto sapere che si riunirà “per prendere in considerazione l’autorizzazione del vaccino” statunitense Johnson&Johnson.

LE DICHIARAZIONI DI EMA SUL VACCINO J&J

“Quel giorno potrebbe essere emesso un parere sull’autorizzazione all’immissione in commercio di questo vaccino, a condizione che i dati presentati sulla qualità, la sicurezza e l’efficacia del vaccino siano sufficientemente solidi e completi e che qualsiasi informazione aggiuntiva richiesta per completare la valutazione sia prontamente presentata”, ha aggiunto l’Ema.

È NECESSARIO ASPETTARE L’AUTORIZZAZIONE DELL’EMA?

Il commissario Ue Thierry Breton, responsabile della task force Ue sui vaccini, ha ricordato al Corriere della Sera che se uno Stato membro dell’Ue “per delle ragioni di urgenza non vuole aspettare l’autorizzazione dell’Ema può farlo ma a suo rischio e pericolo, e non ha la garanzia totale della sicurezza scientifica fornita dall’Ema”. È il caso di quanto avvenuto in Gran Bretagna.

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BIDEN SPINGE SULL’ACCELERATORE

Ieri il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ufficialmente annunciato una partnership mediata dalla Casa Bianca tra due delle maggiori case farmaceutiche mondiali. Merck e Johnson&Johnson, due colossi storicamente rivali, collaboreranno per accelerare la produzione dei vaccini.

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Merck metterà a disposizione due dei suoi impianti presenti negli Usa: in uno si svolgeranno le fasi di produzione vera e propria per aumentare in maniera significativa la fornitura (si parla di raddoppiare le dosi che J&J riuscirebbe a produrre da sola) e nell’altro verranno forniti i servizi di “fill-finish”, l’ultima tappa del processo di produzione durante la quale il siero viene inserito nelle fiale e preparato per la distribuzione.

Biden ha dichiarato che, nonostante non sia il momento di abbassare la guardia, entro maggio dovrebbero esserci vaccini sufficienti per tutti gli americani.

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