Banchieri e imprenditori ancora al centro della finanza italiana, occhi puntati su scena e retroscena…
Restrizioni e indice Rt, cosa chiedono le Regioni
Verso il superamento dell’indice Rt. Fedriga: «L’obiettivo è avere parametri chiari, fortemente semplificati, e in grado di generare automatismi per quel che riguarda gli scenari che coinvolgono le attività sociali ed economiche»
Incontro importante tra le Regioni e l’esecutivo sulle riaperture per riprendere anche la discussione sulla necessità, manifestata soprattutto dai rappresentanti del territorio, di superare il criterio dell’indice rt. Nella serata di ieri, lo ricordiamo, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aveva a sorpresa rinviato ogni decisione sull’ammorbidimento eventuale delle attuali restrizioni a lunedì 17, quando il governo avrà in mano i dati più aggiornati sulla diffusione del virus e sulla campagna vaccinale.
«Oggi abbiamo fatto al Governo la nostra proposta per la revisione degli indicatori decisionali e abbiamo offerto la massima disponibilità ad un’ulteriore interlocuzione con l’esecutivo» ha detto Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome a margine del confronto tra i rappresentanti del territorio e i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Maristella Gelmini. «L’obiettivo – ha aggiunto – è quello di avere parametri chiari, fortemente semplificati, e in grado di generare automatismi per quel che riguarda gli scenari che coinvolgono le attività sociali ed economiche».
«A seguito della situazione pandemica contingente nel Paese è prioritario – ha spiegato Fedriga – superare l’attuale incidenza dell’Rt sintomatici come parametro guida per determinare lo scenario nei diversi territori, a vantaggio del tasso di incidenza e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica. Il nostro auspicio è che si arrivi entro questa settimana, a una proposta condivisa Governo-Regioni che vada in questa direzione. Un’intesa che andrà comunque considerata come una proposta transitoria che tiene conto degli attuali meccanismi, ma che va collocata – ha concluso il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – in un’ottica di superare definitivamente il sistema delle zone se le condizioni di diffusione del virus lo permetteranno».