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Riforma del CSM nel CdM. Il giorno della Giustizia

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Mentre politica e magistratura tornano agli antichi dissapori, il Consiglio dei Ministri discute la riforma del CSM: al centro dell’intera questione la norma che bloccherebbe le porte girevoli. La versione light, che permette a coloro che vengono “chiamati”, ovvero nominati nelle giunte comunali, regionali, o persino al governo come ministri o sottosegretari, di tornare a fare i magistrati una volta concluso l’incarico pubblico non piace a Forza Italia, Lega, M5S e IV

Il Consiglio dei Ministri incentrato sulla riforma del CSM non poteva arrivare in un momento peggiore, nel quale i rapporti tra politica e magistratura sono maggiormente tesi, acuiti dalla contromossa di Matteo Renzi che ha spiazzato un po’ tutti di querelare i magistrati che lo indagano in relazione al caso Open.

COSA PREVEDE LA RIFORMA DEL CSM

Proprio in questi minuti, il governo sta valutando le proposte presentate dalla Guardasigilli Marta Cartabia. Le forze politiche che compongono la variegata maggioranza dovranno trovare un punto di incontro soprattutto sul meccanismo delle cosiddette porte girevoli, che permettono ai magistrati di entrare in politica e poi tornare nelle aule di tribunale conclusa l’esperienza pubblica.

L’ultima versione della bozza vieterebbe il ritorno alle funzioni di pubblico ministero e giudice giudicante solo per i magistrati che si candidano alle elezioni. Resterebbero invece le porte girevoli per i tecnici, cioè coloro che vengono “chiamati”, ovvero nominati nelle giunte comunali, regionali, o persino al governo come ministri o sottosegretari. Ma contro questa versione light ci sarebbe il muro di Forza Italia, Lega, M5S e, naturalmente, Italia Viva.

 

Per questo, sembra che si vada verso un divieto totalizzante di ritornare a svolgere le funzioni di magistrato, valido quindi tanto per i giudici che decidono di farsi eleggere, quanto per coloro che vengono chiamati dalla politica. Se passasse, quanti magistrati accetterebbero incarichi politici temporanei sapendo di non poter tornare a vestire la toga? L’unica, per loro, sarebbe iniziare la professione da avvocato…

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