skip to Main Content

Ristori ai ristoratori: a che punto siamo? A bocca asciutta da ottobre

RISTORATORI Ristori Fipe Riaperture

Con il Decreto Ristori, più i successivi Decreti Ristori bis, ter e quater, sono stati accreditati circa 2,66 miliardi di euro, con 672mila bonifici. In totale l’Agenzia delle Entrate ha già erogato più di 10 miliardi di euro


“A ogni dpcm che impone chiusure seguiranno i ristori” aveva promesso nel pieno della seconda ondata il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa in cui annunciava le restrizioni con le quali ci stiamo misurando ancora oggi. Eppure, denunciano da Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, non sono pochi i bar e i ristoranti che non hanno ancora visto un euro.

I NUMERI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

L’Agenzia delle Entrate fa sapere che proprio nelle ultime ore sono partiti i bonifici automatici per i ristori del “Decreto Natale”: più di 628 milioni di euro che arriveranno direttamente sul conto corrente dei titolari di partita Iva interessati dalle restrizioni dirette a contenere l’emergenza sanitaria da Covid-19 durante le festività natalizie.

Con questa ultima tranche, i contributi e i ristori che l’Agenzia ha complessivamente erogato dall’inizio della pandemia superano quota 10 miliardi, accreditati con 3,3 milioni di bonifici sui conti correnti dei beneficiari in automatico o sulla base di specifiche domande a seguito dell’approvazione dei decreti “Rilancio”, “Agosto”, “Ristori da uno a quater” e “Natale”.

I RISTORI IN NUMERI

Più nel dettaglio, con il Decreto Ristori, più i successivi Decreti Ristori bis, ter e quater, sono stati accreditati circa 2,66 miliardi di euro, con 672mila bonifici. Di questi, circa 2,36 miliardi sono stati erogati in maniera automatica, mentre 300 milioni sono stati erogati ai nuovi beneficiari degli indennizzi che hanno presentato domanda, pari a circa 59mila beneficiari.

RISTORATORI SENZA RISTORI

Eppure, mugugnano da Fipe, più di un ristoratore sarebbe rimasto senza l’agognato assegno di sussistenza. A questo proposito ricordiamo che chi ne avesse diritto ha ancora qualche giorno per presentare la domanda: il termine ultimo è infatti il 15 gennaio.

Leggi anche: Il conto salatissimo del Covid ai ristoratori: perdite per 38 miliardi

“Ogni giorno – ha dichiarato Roberto Calugi, Direttore Generale dell’Associazione – riceviamo decine di chiamate da parte di ristoratori e imprenditori che lamentano ritardi nell’erogazione dei ristori promessi dal governo. Quelli di Natale non si sono ancora visti, ma in moltissimi casi non sono stati corrisposti nemmeno quelli di novembre. In questo modo le imprese, impossibilitate a operare a causa di provvedimenti sempre più restrittivi e la totale assenza di pianificazione di medio periodo, non riescono a sopravvivere. Le promesse di non sfamano le persone”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top