I lavoratori di Romeo Gestioni che si occupano della pulizia e dell’igiene ambientale a Palazzo Chigi sono in stato di agitazione a causa degli straordinari non pagati. La precisazione dell’azienda
Cosa succede a Palazzo Chigi? Succede che la premier Giorgia Meloni potrebbe ritrovarsi a breve con la scrivania e i dossier di lavoro pieni di polvere. Il motivo è presto detto: i lavoratori di Romeo Gestioni che si occupano della pulizia e dell’igiene ambientale a Palazzo Chigi sono in stato di agitazione a causa degli straordinari non pagati.
A renderlo noto è Rsa Uiltrasporti e Rsa Cgil Filcams, in una comunicazione del 19 aprile inviata alla società di servizi appaltante, fondata da Alfredo Romeo – nonché editore del Riformista, e per conoscenza alla Presidenza del Consiglio. Alfredo Romeo, infatti, con la sua azienda, la Rti Romeo Gestioni, è di casa a Palazzo Chigi, quella che si occupa anche di mettere a posto tutto, porte e finestre alla presidenza del Consiglio.
Nella lettera inviata dai sindacati dei lavoratori, si spiega che “in seguito ad innumerevoli solleciti, incontri ed e-mail”, viene indetto lo stato di agitazione “con blocco immediato delle ore supplementari/straordinario, nonché della flessibilità di ogni tipo per il mancato pagamento delle ore di straordinario/supplementari” fatte dai singoli addetti “nei mesi precedenti e non ancora sanati e quindi retribuiti”.
“Con rammarico – si legge ancora nella lettera – comunichiamo che lo stato di agitazione si protrarrà fino al saldo dovuto, memori delle inconcludenti comunicazioni precedenti”. “Ovviamente – è la conclusione – qualora non si risolvesse in breve tempo tale problematica, non si esclude una dichiarazione di sciopero senza ulteriore preavviso”.
AGGIORNAMENTO – LA NOTA DELLA ROMEO GESTIONI: “RISOLTI DA GIORNI I DISGUIDI TECNICI SUI PAGAMENTI DEGLI STRAORDINARI”
Lunedì 29 aprile, una nota della Romeo Gestioni precisa che “a causa di inconvenienti tecnici, si è verificato un ritardo di pochi giorni rispetto ai tempi previsti nel ricalcolo di una parte delle ore lavorate e degli importi dovuti per i mesi precedenti. Tuttavia, desideriamo confermare che tale situazione è stata risolta già da qualche giorno e tutti i compensi sono stati corrisposti con la dovuta precisione contabile.”